GROSSETO – Staiamo per salutare il mese di maggio, e non potevamo non dare spazio ad una delle più belle canzoni italiane di sempre, che ha in maggio il suo scenario: stiamo parlando di Fiore di maggio di Fabio Concato.
Il brano è stato scritto da Concato in occasione della nascita di sua figlia Carlotta, nata il 26 maggio 1984, anno della sua pubblicazione. E ci hai visto su dal cielo / Ci hai trovato e piano sei venuta giù / Un passaggio da un gabbiano / Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu, sono alcuni dei versi della celebre canzone.
Carlotta è la primogenita di Concato e sua moglie Elisabetta Pesarese. I due si sono sposati il 16 luglio 1980. “Ricordo il periodo del fidanzamento come uno dei più felici della mia vita – racconta il cantautore in un’intervista -: è stato durante quel tempo, infatti, che ho scritto la mia canzone più famosa, Una domenica bestiale. Fu pubblicata due anni dopo il mio matrimonio, ma in realtà l’ho scritta durante il mio fidanzamento”.
Alla moglie è quindi dedicata una delle canzone più famose di Concato: “È stato grazie a quella canzone, ispiratami dal sentimento, che ho acquistato una certa fama. Alle volte, ripensando al passato, credo che senza quel fatidico incontro, non dico che avrei cambiato mestiere, ma sicuramente sarebbe stato molto più difficile emergere”, ha aggiunto.
Alla seconda figlia, invece, è dedicata l’omonima canzone Giulia: Canto questa canzone che parla di noi due/ di un uomo e di sua figlia che viaggiano un po’ come due fidanzati/ dimmi se ti va/ quanta passione hai dentro gli occhi.
Ma torniamo a Fiore di maggio, e abbandoniamoci alla poesia: Tu che sei nata dove c’è sempre il sole.
TESTO di FIORE DI MAGGIO
Tu che sei nata dove c’è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l’hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio è nato un fiore
E ti ricordi, c’era il paese in festa
Tutti ubriachi di canzoni e di allegria
E pensavo che su quella sabbia
Forse sei nata tu
O a casa di mio fratello, non ricordo più
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Ma che bel sogno, era maggio e c’era caldo
Noi sulla spiaggia vuota ad aspettare
E tu che mi dicevi, “Guarda su quel gabbiano
Stammi vicino e tienimi la mano”
E ci hai visto su dal cielo
Ci hai trovato e piano sei venuta giù
Un passaggio da un gabbiano
Ti ha posata su uno scoglio ed eri tu
Tu che sei nata dove c’è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l’hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio nasce un fiore
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