La polemica

Ugl a Tiemme: «Non solo meno corse, ma anche disagi per lavoratori. E la sanificazione dei mezzi?»

Giuseppe Domicini Ugl

GROSSETO – “Con soddisfazione prendiamo atto che qualcuno ancora è vivo nei piani ‘superiori’ di Tiemme –  afferma
Giuseppe Dominici, segretario Generale Ugl Toscana, rispondendo agli attacchi dell’azienda di tpl -, anche se non sappiamo di chi si tratta, visto che nella nota aziendale non vi è riportato nessun nome. Sarà il tipo che saltuariamente passa in azienda e si barrica in ufficio con occhiali protettivi, mascherina e guanti il quale vieta l’avvicinamento tramite vere e proprie ‘barriere anti infettati di fortuna’? Beh poco importa chi sia, la cosa certa che è il solito che gli piace additare a questo sindacato lo scopo di approfittare dei fatti per fare  populismo”.

“Chiunque esso sia – prosegue il sindacalista -, queste affermazioni le respingiamo al mittente in quanto infondate e diffamatorie, che hanno il solo scopo di deviare l’attenzione dei cittadini altrove, quei cittadini oramai stanchi di subire decisioni unilaterali”.

“Ricordiamo – continua Dominici – che il diritto alla mobilità è previsto dalla Costituzione e non è una gentile concessione di qualcuno.
In merito alla nota Tiemme area grossetana (così si definisce) che abbiamo letto, confermiamo la sua inesattezza sul reale servizio svolto, in quanto oggi su 210 autisti in forza sull’area in oggetto, circa 125 sono senza lavoro (turni di servizio) e, pertanto, in fermo forzato. Ciò sta a significare che il servizio svolto è nettamente inferiore alle percentuali riportare dall’azienda, precisando che gli attuali turni di servizio in
essere sono stati oggetto di revisione e di fatto svuotati di gran parte delle sue corse ordinarie”.

“Visto che nella nota aziendale fa riferimento anche all’ordinanza presidenziale 47, si approfitta – continua Dominici – nel ricordare che la stessa prevede degli adempimenti da parte delle aziende sulla messa in disponibilità di gel igienizzante nei mezzi, guanti monouso, rimodulazione e ricalcolo del numero dei passeggeri massimi trasportabili (secondo le disposizioni del dpcm) su ogni mezzo, assistenza ai capolinea principali, informazione all’utenza, cose queste mai fatte. Non sono mai stati messi avvisi in merito alle modifiche dei servizi alle fermate, nemmeno in quelle site nei capoluogo di Comune. E preferiamo non scendere in merito a come e quando viene fatta la sanificazione dei mezzi, a come sono state distribuite le mascherine ai lavoratori, nonché di che tipo e in quale misura. Inoltre l’azienda non si è preoccupata dei servizi igienici per quei lavoratori in sosta forzata fuori residenza visto che tutti gli esercizi pubblici sono chiusi e pertanto di fatto costretti a usare bagni di fortuna ‘le fratte’. E non dimentichiamo che fra il personale di guida ci sono anche numerose donne”.

“Detto questo – conclude il sindacalista – si invita l’azienda a porre la massima attenzione nell’attuare le disposizioni derivanti dal dpcm, dai protocolli sulla sanificazione e dalle ordinanze presidenziali in merito, invece di commentare articoli di questo sindacato che, peraltro, non sono rivolti ad essa”.

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