Cronaca

Picchiato e umiliato da moglie e figlio. Era diventato uno schiavo. Il dramma tra le mura di casa

carabinieri generica

GROSSETO – Vessazioni, minacce, insulti, maltrattamenti sia psicologici che fisici con una violenza inaudita tra le quattro mura di casa. Vittima di una crudele e lunga storia di abusi familiari un uomo di 72 anni, ridotto praticamente in schiavitù da chi gli stava più vicino: la moglie e il figlio 21enne.

I fatti sono accaduti in una località nel nord della provincia e andavano avanti da molto tempo. In casa della famiglia quotidianamente si consumavano vessazioni di ogni tipo.
L’uomo veniva picchiato sistematicamente sia dalla moglie che dal figlio, con il manico della scopa, con le ciabatte o altri oggetti, oppure veniva preso a calci in ogni parte del corpo. Non solo; la vittima subiva anche delle “punizioni”, come ad esempio portare pesi su e giù per le scale (la famiglia abitava all’ultimo piano di un palazzo), uscire d’inverno poco vestito, stare inginocchiato e chiedere “perdono”, tenere la casa pulita in modo maniacale, il suo cibo veniva razionato e ogni suo movimento era soggetto a “valutazioni” arbitrarie che solitamente si traducevano poi in violenze fisiche.

A denunciare i maltrattamenti sono stati i vicini di casa che sentivano i colpi e le urla provenire dall’appartamento, in particolar modo la voce della moglie della vittima, di origini straniere, che quotidianamente inveiva contro il marito con insulti e minacce. Anche gli altri vicini, non solo del palazzo, ma anche del quartiere vedevano l’uomo, quando usciva con il cane di famiglia, che abitualmente era ricoperto di lividi e ferite. Molto spesso portava la mascherina chirurgica per nascondere i segni dei maltrattamenti subiti. I vicini avevano cercato in più occasioni di incoraggiare l’uomo di denunciare la sua situazione alle forze dell’ordine, ma questo non è mai accaduto. Qualche volte si confidava, ad esempio con lo staff del negozio alimentari del quartiere e affermava di volersi piuttosto togliere la vita, buttandosi dalla finestra.

In seguito alla denuncia i carabinieri hanno avvivato una delicatissima indagine che ha compreso anche le intercettazioni ambientali all’interno dell’appartamento.

Qualche settimana fa la famiglia ha lasciato la casa in Maremma per trasferirsi in Piemonte, ma le indagini sono andate avanti e pochi giorni fa il tribunale di Grosseto ha emesso un’ordinanza di allontanamento dalla casa di famiglia al figlio 21enne e alla moglie 64enne. La misura è stata notificata ai due dai carabinieri piemontesi; entrambi hanno dovuto lasciare l’abitazione e ora non possono avvicinarsi alla loro vittima per 100 metri.

***Chi è vittima di violenza può contattare il 1522: è il numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking, oppure il numero unico delle emergenze 112***

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