Il caso

Pincione: «Chi aggredisce o minaccia merita il Daspo, nessuna solidarietà ai tifosi»

Max Pincione

GROSSETO – In merito ai provvedimenti Daspo e agli articoli apparsi sulla stampa interviene il presidente dell’Fc Grosseto, Massimiliano Pincione.

“Dopo i riprovevoli episodi che continuano a verificarsi ai danni della mia società – afferma Pincione – ritengo che nessuna solidarietà vada esternata nei confronti di chi non è tifoso della squadra.
Chi aggredisce o minaccia i miei collaboratori o tesserati non è un tifoso”.

 

“Un tifoso ama lo sport, prima di tutto. Un tifoso esulta per i successi e si rammarica per le sconfitte; un tifoso vero sostiene la squadra, un tifoso che possa definirsi tale, entra allo stadio (e non resta fuori a sparare petardi quando undici ragazzi stanno dando il loro meglio per la maglia). Un tifoso contesta in maniera pacifica e costruttiva”.

“Il sottoscritto nel pieno interesse della società che rappresenta e nell’ottica di tutela dei suoi collaboratori e tesserati (ricordo che due tesserati hanno subito una vile aggressione e la squadra ha subito delle minacce) ha provveduto esclusivamente a segnalare ad un terzo indipendente ed imparziale determinati accadimenti i quali, a seguito di accurata indagine dell’autorità competente, hanno condotto alla irrogazione dei provvedimenti nei confronti di tali soggetti”.

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