Politica

Iavarone: «Fondale troppo basso, le barche rischiano l’insabbiamento. Ma il Comune tace»

aldo iavarone

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Castiglione della Pescaia si è guadagnato una nuova bandiera, in aggiunta a quella che svetta sul pennone in capo al Porto Canale su cui campeggiano le famose 5 Vele, orgoglio del paese”. A scriverlo è Aldo Iavarone, rappresentante del Movimento civico per Castiglione.

“È una bandiera rossa, ben visibile, che dovrebbe sventolare accanto a quella blu per segnalare un pericolo. Quale? La pericolosità del porto canale ovviamente – scriver – Perché? Perché l’ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano ha emesso un’ordinanza (n. 3/2021) in cui si legge: “A seguito dei rilievi batimetrici nello specchio acqueo compreso tra Ponte Giorgini e la Darsena, l’area (n.d.r) presenta una profondità massima di 120 centimetri circa, con riduzioni di profondità in seguito all’insabbiamento del canale fino a 90 centimetri”.  In parole semplici il fondo è troppo basso e il rischio per le imbarcazioni troppo alto per poter navigare in sicurezza, senza rischiare l’insabbiamento, appunto”.

“I proprietari dei pescherecci – afferma Iavarone – avevano già rilevato tale criticità e, con una nota inviata al sindaco in data il 9 gennaio, (più di un mese fa) sollecitavano l’amministrazione a farsi carico di un problema molto serio, che non riguarda solo l’area individuata nell’ordinanza, ma coinvolge a cascata numerose realtà connesse al diporto nautico, specie in vista dell’imminente stagione estiva e la conseguente messa in mare delle imbarcazioni, ad oggi ricoverate nei capannoni.   Sembrava finalmente arrivato in porto il rimorchiatore tanto atteso, con draga a traino! i nostri pescatori erano felici e ammirati dall’intervento tempestivo dell’amministrazione comunale. Ma si sa che spesso le cose non sono come sembrano e infatti, 24 ore dopo, il rimorchiatore ha preso il largo verso nuovi lidi, nuovi porti, nuovi interventi. Il porto di Castiglione era solo uno scalo tecnico, una tappa forzata dovuta alle pessime condizioni meteorologiche, non l’obiettivo prescelto”.

“La draga per noi rimane un sogno mal realizzato – spiega Iavarone – e l’amministrazione anziché affrontare seriamente e rapidamente un problema oggettivamente grave, si è divertita ad anticipare un bel pesce d’aprile, molto ben riuscito…. Ma non tutto è perduto: la Bandiera Rossa continuerà a sventolare in capo al molo e, in vista della prossima campagna elettorale, potrebbe persino fare la differenza e servire da monito ai futuri amministratori perché non dimentichino le cose importanti, quelle da legarsi strette al dito… al pennone, perché si ricordino di affrontare con criterio urgenze e priorità, per non ricadere negli errori di sempre. A questo punto ci chiediamo cosa sta facendo l’amministrazione al riguardo per tutelare le varie attività presenti nel porto?”.

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