Covid-19

Coronavirus, storie (stra)ordinarie: Tiziana che cuce mascherine con le lenzuola

Tiziana Biagiucci

GRILLI – Una vera e propria catena di solidarietà è quella nata nella frazione di Grilli, dove la signora Tiziana da una settimana cuce mascherine di stoffa per tutti. Tiziana Biagiucci, sarta in pensione da tre anni, dal 19 marzo non alza la testa dalla sua macchina da cucire. Appena aveva sentito alla televisione che le mascherine chirurgiche sono introvabili ha deciso che le poteva cucire benissimo anche lei. E per farlo ha deciso di scarificare una parte della sua storia personale.

«Quando sono nata – racconta – mia nonna mi aveva regalato delle lenzuola bianche. Non le ho mai usate perché non è un colore che ho preferito per il mio letto, ma quel tessuto, che conservo come ricordo da tutti questi anni, mi è tornato in mente ed era arrivato il momento di usarlo». Giovedì scorso, il 19 marzo, Tiziana inizia a cucire mascherine di stoffa con il tessuto di sua nonna e la mattina dopo, che era anche il giorno del suo compleanno, è uscita a fare la spesa. Davanti al supermercato della frazione c’era già una lunga fila e Tiziana ha cominciato a regalare le sue mascherine a chi non ne aveva. Dopo ne ha cucito ancora, con qualche pezzo di stoffa trovato qua e là, li ha portato alla farmacia Bartolozzi e in edicola dove da allora vengono regalati a chiunque ne faccia richiesta. Dopo pochi giorni sono già oltre 400 i preziosi oggetti donati.

Andrea Bartolozzi Bernardini

«Certo – spiega il farmacista Andrea Bartolozzi Bernardini – non sono dei presidi chirurgici, ma sono pur sempre una protezione, anche perché da noi in negozio arrivano persone con delle mascherine fai da te, ad esempio dei sacchetti di plastica legati al viso e almeno possiamo regalare a queste persone una mascherina di stoffa».

Da quando è iniziata a girare la voce, sono tante le persone che hanno deciso di volerla aiutare perché il materiale dopo pochi giorni stava finendo. Ad esempio il farmacista stesso le ha procurato degli elastici mentre la merceria di Alessandro Reali di Giuncarico ha donato tanti metri di stoffa e così la produzione di Tiziana può andare avanti. Perfino chi scrive in questo momento ne era priva, ed è andata in farmacia a farsi regalare una mascherine targata “Tiziana”. L’intervista telefonica, infatti, si apre con un ringraziamento: «Signora Tiziana, sono una giornalista de IlGiunco.net, ma prima di farle due domande le volevo dire grazie, perché anch’io ho ricevuto in dono una sua mascherina».

Tiziana si commuove, perché non è abituata a ricevere i complimenti e finire sul giornale non era certo lo scopo del suo gesto. È timida e un po’ imbarazzata raconta la sua storia. Una storia alla riscoperta di quanto oggi un’abilità antica, come saper cucire, possa aiutare le persone a sentirsi più protette e di una comunità che si aiuta in un momento difficile e incerto.

A questo LINK tutte le altre storie (stra)ordinarie che abbiamo scritto in questi giorni.

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