Cultura
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Torna “A veglia” il teatro del baratto. E questa volta c’è anche la medicina olistica e le capane tibetane

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Teatro del baratto
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MANCIANO – Torna a settembre a Manciano e ai Poderi di Montemerano, nel suo periodo tradizionale, dal 16 al 18, il “Festival a veglia, teatro del baratto”, realizzato grazie al contributo del Comune di Manciano e degli sponsor locali. È la 16esima edizione del festival, che quest’anno si svolgerà nei cortili delle case ma anche negli spazi pubblici: a Manciano a Le Stanze (in via Cavour 6) e ai Poderi di Montemerano nei cortili delle case e alla scuola dei Poderi), con l’antica formula del biglietto a baratto (olio, vino, miele, autoproduzioni, prodotti agricoli e artigianali a km 0) e della sedia da casa, per far rivivere l’economia dei nostri territori.

“Questo è un evento – spiega la direttrice artistica e attrice Elena Guerrini – a tutti gli effetti ecosostenibile, soprattutto da un punto di vista energetico: non si avvale di luci teatrali e di audio e fonica ma vengono utilizzate le luci delle case e dei lampioni del paese. Manciano e Poderi di Montemerano per tre giorni si trasformano in uno spazio scenico itinerante in cui gli spettatori si immergono nell’atmosfera del borgo, vengono accolti nelle case degli abitanti, creano un rapporto diretto con gli artisti. Il tema di quest’anno è ‘Magnifica rinascita’: è giunto il momento di rinascere in modo meraviglioso, rialzarsi e ripartire con entusiasmo uscendo dalle nostre ‘prigioni’. Incontrarci di nuovo, riprenderci gli spazi collettivi, ricominciare a sedersi con le sedie portate da casa per metterci in connessione profonda con noi stessi e con gli altri, per creare un senso di comunità e intimità attraverso il teatro”.

“Musica, pensieri, visioni, per rinascere insieme, con ricette per la felicità, spettacoli di circo, narrazione, teatro ragazzi. Un festival di gesti, di parole che quest’anno si apre anche ad altre contaminazioni ed esperienze olistiche, perché la rinascita sia totale, a partire dal benessere profondo, per favorire la consapevolezza del valore che insieme creiamo attraverso il rito collettivo. Un weekend non solo di spettacoli, dunque, ma anche di cinema indipendente, canti medicina, presentazioni di libri, bagni sonori, pranzi comunitari, mercatino del dono, danze medicina, laboratori di teatro e scrittura creativa, per nutrirci di benessere, arte, creatività, per contagiare entusiasmo e diffondere semi di cambiamento”.

“L’amministrazione comunale – spiega il consigliere delegato alla Cultura del Comune di Manciano, Luca Manini – crede fortemente in questo festival che fa parte ormai della storia di Manciano. Un festival originale, di qualità che dà spazio al teatro, alla musica ma anche al benessere e alla salute del corpo e della mente. Le contaminazioni di Elena Guerrini rendono questo evento speciale, unico in Maremma e in Italia e l’originale scambio di doni, il biglietto infatti si paga con i prodotti del territorio, coinvolge gli abitanti e i commercianti dei paesi”.

 

Ma davvero per uscire di prigione 

bisogna conoscere il legno della porta, 

la lega delle sbarre, stabilire l’esatta 

gradazione del colore? A diventare 

così grandi esperti, si corre il rischio 

che poi ci si affezioni. Se vuoi uscire 

davvero di prigione, esci subito, 

magari con la voce, diventa una canzone. 

Patrizia Cavalli (Todi 1947 – Roma 2022), da Poesie (Einaudi, 1992)

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