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Cultura
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“Time will Tell”: gli artisti sudafricani Zanele Muholi e Robert Hamblin in mostra a Capalbio

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foto Robert Hamblin
“Time will Tell”: gli artisti sudafricani Zanele Muholi e Robert Hamblin in mostra a Capalbio
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    FINE: 23

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CAPALBIO โ€“ Maria Concetta Monaci, presidente dellโ€™associazione culturale Il Frantoio, รจ lieta di presentare la prima assoluta della mostra Time will tell Zanele. Muholi + Robert Hamblin, a cura di Francesca deโ€™ Medici e Davide Sarchioni. Appuntamento sabato 25 giugno, ore 19, presso lo spazio espositivo della Galleria Il Frantoio a Capalbio.

Zanele Muholi e Robert Hamblin sono artisti e attivisti sudafricani per la prima volta insieme in Italia in un progetto espositivo a due voci del tutto eccezionale, che prosegue nellโ€™intento condiviso da entrambi di sensibilizzare lo spettatore e spingere a riflettere sulle tematiche della discriminazione sociale, di genere e di razza.

Zanele Muholi (Umlazi, Durban, Sudafrica,1972) รจ attivista visiv*, umanitari* e fotograf* il cui lavoro, che รจ stato esposto in alcuni dei maggiori musei del mondo e presso il Padiglione Centrale nella mostra curata da Ralph Rugoff alla LVIII Biennale di Venezia, spazia dalla fotografia al video, dalla pittura alla scultura per esprimere anzitutto la condizione delle donne nere queer in Sudafrica. Il suo attivismo รจ impegnato contro le discriminazioni e le violenze affrontate dalla comunitร  LGBTQI+ nel tentativo di โ€œriscrivere una storia visiva nera, queer e trans del Sudafrica, in modo che il mondo conosca la nostra resistenza ed esistenza al culmine dei crimini di odio in Sudafrica e altroveโ€.

Robert Hamblin (Hillbrow, Johannesburg, Sudafrica, 1969) รจ attivista, artista e fotografo che, in quanto persona transgender, si concentra su questioni relative alla politica corporea della mascolinitร  queer e bianca evidenziando, tra le altre, le ingiustizie legate allโ€™identitร  di genere nella societร  sudafricana. Hamblin ha vissuto come donna queer nellโ€™era dellโ€™Apartheid e successivamente come uomo transgender. I suoi lavori fotografici e pittorici testimoniano in pieno questa straordinaria e intima esplorazione.

Muholi e Hamblin sono legati da una forte amicizia e intesa, sia come artisti sia come attivisti, che li ha condotti a concepire un progetto espositivo nato appositamente per Capalbio. โ€œTime Will Tellโ€ รจ un messaggio di speranza per tutti: un monito a impegnarsi a lavorare su questioni di fondamentale importanza che potrebbero e dovrebbero cambiare nella societร , nellโ€™ambiente e nel paese di ognuno. โ€œLe cose non possono cambiare dallโ€™oggi al domani โ€“ dice Robert Hamblin โ€“ solo il tempo ti dirร  dove andranno le cose, in che direzione andrร  il tuo lavoro (sia artistico che di attivismo). Non si puรฒ controllare lโ€™impatto del proprio lavoro: puoi solo fare il tuo lavoro e continuare a farloโ€.

In mostra sono presentati 60 lavori, alcuni dei quali inediti. Anzitutto autoritratti. Di Muholi viene presentata una selezione di scatti fotografici di diverse dimensioni e rigorosamente in bianco e nero realizzati tra il 2009 e il 2022, tratti dalle celebri serie tuttโ€™oggi in progress โ€œFaces and Phasesโ€, costituita da ritratti di donne queer nere sudafricane, e da โ€œSomnyama Ngonyama: Hail the Dark Lionessโ€, autoritratti di grande intensitร , in cui lโ€™artista รจ acconciat* e vestit* con abiti, accessori e oggetti, legati metaforicamente a storie di discriminazione e violenza razziale e di genere. Ad essi si aggiungono i wallpaper fortemente evocativi e un nuovo autoritratto in bronzo del 2022. Tra i lavori di Muholi รจ emblematica la grande fotografia a stampa in gelatina dโ€™argento โ€œMassa + Maids, Hout Bayโ€ del 2009, che ritrae tre donne nere in un interno vestite da collaboratrici domestiche (delle quali una รจ rappresentata dalla stessa Muholi) in posa con un uomo bianco impersonato proprio da Robert Hamblin.

Di Hamblin sono esposti un gran numero di autoritratti, molti dei quali eseguiti a inchiostro su carta con una gestualitร  impulsiva e a tratti irruente che, seppur intimamente meditata, si manifesta quale sfogo del tutto interiore in unโ€™ampia varietร  di immagini emotivamente toccanti e coinvolgenti. Ad essi fanno da controparte e supporto gli intensi autoritratti fotografici in cui lโ€™artista esplora coraggiosamente il proprio corpo maschile in tutta la sua veritร  e umanitร , immortalato in pose e atteggiamenti che travalicano pregiudizi e limiti di genere, rivelando le cicatrici degli interventi chirurgici quali segni e ferite esistenziali.

โ€œZanele Muholi e Robert Hamblin โ€“ scrive il curatore Davide Sarchioni โ€“ sono riusciti a trasferire, con modalitร  differenti, le proprie vicende ed esperienze di vita in un linguaggio artistico potente, diretto e poetico a un tempo, ma anche stratificato e denso di immagini emblematiche e significati profondi che affiorano lentamente sovvertendo lo stato delle cose, il pensiero comune legato a retaggi culturali, pregiudizi e consuetudini sullโ€™identitร  di genere, razza e appartenenza sociale, per educare alla solidarietร  e alla diversitร , per spingere verso il cambiamento un mondo che, seppur faticosamente, si sta di fatto trasformando. Mettendo coraggiosamente in gioco anzitutto se stessi in prima persona, le loro immagini evocano storie nelle quali tutti noi siamo coinvolti, indistintamente, ogni giorno e in ogni luogo, da protagonisti o spettatori, e questo ci sprona a prendere una posizione consapevole, dura e necessaria, per migliorare e migliorarsiโ€.

Elevando lโ€™intero progetto espositivo su un ulteriore piano di lettura, il lavoro di Hamblin trova un ricongiungimento tanto metaforico quanto reale con Muholi nella serie di scatti inediti in bianco e nero realizzati nel 2021 e nel 2022. Si ritrovano cosรฌ allโ€™interno di camere di albergo e in altri luoghi volutamente anonimi dove i loro corpi sono associati lโ€™uno allโ€™altro astraendosi dalla realtร  e si intrecciano evocando lโ€™intersezione tra due storie individuali differenti, cariche di sofferenze e di ingiustizie condivise, per offrire allo spettatore un messaggio di speranza, di apertura e possibilitร . โ€œQuando il Sudafrica cominciรฒ a imporre dei lunghi periodi di isolamento per via del COVID-19, Zanele Muholi e Robert Hamblin, amici dal 2006, si ritrovarono confinati ciascuno a casa propria, impossibilitati a fare i loro mestieri ed a vivere le loro vocazioni di fotografi ed attivisti โ€“ racconta la curatrice Francesca deโ€™ Medici โ€“ Muholi e Hamblin iniziarono a dialogare quotidianamente e quando Muholi suggerรฌ a Hamblin di fare una mostra assieme, si rivolsero a me per organizzarla e curarla. Sono dunque davvero felice di collaborare con la Galleria Il Frantoio e con Davide Sarchioni a questo progetto straordinarioโ€.

Zanele Muholi e Robert Hamblin si ritrovano per la prima volta, nellโ€™ambito di questa inedita occasione espositiva, a far dialogare le proprie opere per lanciare un messaggio di denuncia e smuovere le coscienze di un pubblico sempre piรน ampio. Lโ€™espressione artistica รจ per entrambi un vero atto politico di sensibilizzazione nella lotta che da anni conducono strenuamente, veicolando le proprie storie personali per educare alla solidarietร  e alla diversitร , per abbattere i muri dellโ€™intolleranza e dellโ€™indifferenza.

โ€œCredo fermamente nellโ€™arte come strumento necessario per realizzare processi di coesione e di cambiamento sociale โ€“ dichiara Maria Concetta Monaci. Per questo sono orgogliosa di organizzare e presentare negli spazi espositivi della Galleria Il Frantoio โ€“ insieme a Francesca deโ€™ Medici e Davide Sarchioni โ€“ la mostra di Zanele Muholi e Robert Hamblin, due โ€œartivistiโ€ che lottano da tempo contro le discriminazioni sociali e di genere, con la voglia di suscitare riflessioni profonde su una tematica oggi piรน che mai urgente e imprescindibile, per ispirare il nostro pubblico e soprattutto le nuove generazioni. Proprio ora in Italia, a Capalbio, abbiamo bisogno di dare ulteriore forza ad un movimento di cambiamento attraverso questa mostra. Time will tellโ€ฆโ€

La mostra Time will tell Zanele. Muholi + Robert Hamblin รจ organizzata dallโ€™associazione Il Frantoio, con il supporto di Fondazione Capalbio e gode del patrocinio del Comune di Capalbio e dellโ€™Ambasciatore del Sudafrica in Italia. Successivamente allโ€™inaugurazione della mostra sarร  pubblicato un catalogo corredato dagli apparati fotografici delle opere e dellโ€™allestimento, con testi in italiano e inglese dei curatori e altri contributi.

Durante il periodo di apertura al pubblico lโ€™Associazione Il Frantoio organizzerร  momenti incontri, talk e tavole rotonde per approfondire da diverse angolazioni e in maniera sempre piรน ampia e trasversale le questioni sulle discriminazioni sociali, di razza e di genere. Tra questi, il giorno venerdรฌ 24 alle ore 18.30, presso la Terrazza del Frantoio, sarร  presentato il libro di Robert Hamblin โ€œRobert. A Queer & Crooked Memoir for the not so Straight or Narrowโ€ edito da NB Publishers/ Melinda Ferguson Books.

INFO

Date e orari: dal 25 giugno al 2 ottobre 2022, da mercoledรฌ a lunedรฌ dalle ore 18.00 alle 23.00. Chiuso il martedรฌ.
Inaugurazione sabato 25 giugno, ore 19.00

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