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Sulle orme della città di Castro: in biblioteca si parla di archeologia

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Biblioteca comunale Montemerano
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MONTEMERANO – Sabato, 24 settembre, ore 18 alla Biblioteca comunale di Storia dell’arte di Montemerano L’Accademia del Libro invita alla conversazione di Anna Laura, direttrice del Museo Civico Archeologico di Ischia di Castro su “Indagine e approfondimento della ricerca storico-archeologica della Città di Castro”

“Castro etrusca”
L’insediamento sviluppatosi in una posizione strategica sullo scorcio della prima Età del Ferro si afferma in epoca etrusca come presidio fortificato di un’importante via di comunicazione tra Vulci e i centri del lago di Bolsena. Centro fiorente a partire dal IV secolo, alla conquista romana assume il nome di Castro: accampamento, fortificazione. Non restano tracce dell’abitato ma vaste necropoli ci hanno tramandato importanti testimonianze che la civiltà etrusca ha elaborato nel corso dei secoli. Le campagne di scavo condotte a partire dal 1964 hanno rivelato la ricchezza economica e culturale di tale periodo scoprendo tombe pertinenti a famiglie di alto rango con corredi ed apparati monumentali di grande prestigio. Ne sono esempi eccezionali la Tomba a casa, la Tomba dei Bronzi e la tomba della Biga. Accanto a queste tombe, si estendono necropoli ricche di sepolcri muniti di corredi preziosi.¬ E poco lontano, la Via Cava, arteria stradale di importanza strategica in quanto comunicazione tra le città di Vulci e Saturnia.

“Castro rinascimentale”
La città di Castro, capitale dell’omonimo ducato dal 1537 e distrutta nel 1649, presenta oggi le sue rovine disseminate e nascoste nel bosco che è cresciuto sui suoi ruderi nel corso dei secoli. Lungo i suoi sentieri, ci si immerge in un’atmosfera di grande fascino: cumuli di macerie, resti di palazzi, strade, cortili, chiese, sono racchiusi oggi in un contesto naturale con il quale condividono il variare ed i colori delle stagioni.
Con l’istituzione del Ducato di Castro, papa Paolo III Farnese elegge la città a capitale e ne affida la trasformazione in elegante città rinascimentale, rappresentanza del fasto del casato, all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. Questi elaborò un nuovo assetto urbanistico, restaurò il duomo di San Savino, progettò le fortificazioni, le porte e la piazza Maggiore: spazio aperto, luogo di incontro, centro del potere amministrativo ed economico sulla quale si affacciavano la Zecca, l’Hostaria, il Palazzo Ducale, le case dei maggiorenti della città. L’ultima scoperta sensazionale dell’indagine archeologica, la chiesa di Santa Maria “intus civitatem”, ci restituisce oggi uno spaccato fedele del culto della Vergine a cui è intitolata.

Nota biografica: Anna Laura è archeologa con esperienza maturata nel corso delle campagne di scavo nei principali siti archeologici del territorio castrense. Ha curato ed è autrice dei cataloghi scientifici del Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro, di cui è direttrice dal 1986.

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