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“Solo un ragazzo”: al museo l’ultimo appuntamento con la rassegna Ottobre Libri

Evento Terminato

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Le disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm emanato dal Governo impongono uno stop di tutti gli eventi culturali in programma in città fino, almeno, al 24 novembre, pertanto l’incontro della rassegna “Alt Tab”, previsto sabato 31 ottobre al Castello, è annullato mentre l’ultimo appuntamento di Ottobre libri con Elena Varvello, venerdì 30 ottobre alle 17.30, si terrà in videoconferenza, sarà disponibile per il pubblico in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca civica falesiana.

PIOMBINO – Venerdì 30 ottobre alle 17.30 nella sala del Museo archeologico si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna Ottobre libri, organizzato in collaborazione con Assaggialibri: l’autrice Elena Varvello presenterà il suo ultimo libro “Solo un ragazzo” (Einaudi, 2020).
Nella rigorosa applicazione delle norme anti contagio, l’appuntamento è a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria entro le ore 12 di venerdì 23 ottobre ai seguenti recapiti: 0565 63293 oppure cultura@comune.piombino.li.it.

Il tema è incandescente e misterioso: il vuoto di un figlio che non ha mai trovato il proprio posto nel mondo. Elena Varvello è maestra nell’indagare quel bosco fitto e scuro che è l’adolescenza, e quel terreno scosceso che sono i sensi di colpa dei genitori. C’è un ragazzo, solo un ragazzo, al centro di questo libro, che rifiuta e rifiuta e basta.

Commette infrazioni via via più importanti che travolgono senza possibilità di scampo chi gli sta intorno e tenta una vita accettabile, nella normalità: la madre, il padre, le sorelle fra loro cosí diverse, e i suoi possibili, incerti avatar. Il ragazzo è dappertutto e quindi in nessun luogo, è «un’ombra, un dubbio, una storia che passa di bocca in bocca».

È una specie di ready-made della vita, una cosa comune, quasi banale, che però modifica con la sua sola presenza tutta la realtà che gli gira intorno. Costruisce un rifugio nel bosco con i rifiuti del mondo accettato, ruba, sí, ma cose da nulla, minaccia, e forse uccide, di certo ne muore. In lui la vita batte oltre il ritmo normale. In lui la vita comanda. Non ha bisogno di una logica di cause ed effetti. Appare e si dà. E noi lettori, come i personaggi di questa storia, siamo dei bricoleur dell’impossibile: ci arrabbiamo, ci impegniamo, amiamo, perdoniamo, piangiamo senza però troppo influire sulla forza di gravità esistenziale che ci muove e che muove tutto il libro di Elena Varvello.

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