MONTEMERANO – La Biblioteca comunale di Storia dell’arte compie sei anni e, per l’occasione, sabato 27 ottobre alle 17, ospita «Ridar grazia a torsi imperfetti» la conversazione di Massimo Cardosa sugli artisti e il restauro delle sculture antiche, da Michelangelo a Canova.
«A partire dalla metà del ‘500 si diffuse presso le famiglie nobili e le corti italiane ed europee la moda di collezionare sculture antiche, all’epoca veri e propri “status symbol” di cultura e ricchezza – spiegano gli organizzatori – ben presto prese anche piede l’idea che queste opere d’arte, spesso frammentarie o mutile, non potessero essere offerte alla vista così menomate, ma che fosse indispensabile il loro restauro, in modo da riportarle all’integrità originaria. Così dal ‘500 all’‘800 a molti famosi scultori dell’epoca, Baccio Bandinelli, Michelangelo, Alessandro Algardi, Gian Lorenzo Bernini, Antonio Canova, per citare solo i più conosciuti, fu chiesto di intervenire su pezzi antichi. Gli artisti, a prescindere dall’epoca, intervennero chi con maggiore, chi con minore invasività, rivelando sensibilità molto diverse nei confronti dell’arte antica. Sarà solo con la fine del ‘700 e in maniera definitiva solo dall’800, che finalmente sarà riconosciuta e definita la professionalità del restauratore e un certo tipo di interventi uscirà definitivamente dalla sfera della creazione artistica per entrare in quella della tecnica professionale».
Al termine della conversazione di Massimo Cardosa, archeologo e direttore dei Musei di Manciano e Saturnia, si terrà un brindisi per festeggiare i sei anni della Biblioteca di Storia dell’arte, il suo continuo arricchimento di volumi e presenze, la costante attività dell’Accademia del Libro.
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