CAPALBIO – Dopo oltre quarant’anni di silenzio pittorico, Rocas, uno dei nomi più autorevoli dell’arte italiana e fondatore di una galleria di fama internazionale, torna ad esporre le sue opere in una mostra personale dal titolo evocativo: “La mia pittura dopo anni di silenzio”. L’esposizione è stata inaugurata domenica 29 giugno, negli spazi storici del palazzo Collacchioni – Rocca Aldobrandesca a Capalbio, e resterà aperta al pubblico fino al 6 agosto.
“È l’unico evento culturale – commenta il sindaco Gianfranco Chelini – gestito direttamente dalla nostra amministrazione. Si tratta di un appuntamento importante con Palazzo Collacchioni abitato da opere affascinanti, da guardare con attenzione. Ringrazio l’autore per il regalo che ha fatto al nostro territorio, il gallerista Fabio Cozzi e Paolo Pestelli dell’Ufficio turistico di Capalbio per la fondamentale collaborazione”.
Rocas è tornato a dipingere rivelando una profonda ricerca interiore cominciata a soli 16 anni, nel 1956. Il suo stile, che si colloca fuori dalle logiche commerciali, si ispira ai grandi maestri del XX secolo, come Kandinsky, Picasso e de Chirico. “Ci tengo a ringraziare – dichiara l’autore Rocas – tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita della mostra. Nella vita ho svolto con passione la mia professione e attraverso la pittura riesco a trovare molta serenità. La mostra terminerà il 6 agosto, esattamente il giorno del mio 85esimo compleanno, e spero che possa registrare un numero elevato di visitatori. Mi sento onorato di poter esporre le mie opere in un luogo così affascinante come Capalbio”.
«Conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro di gallerista e collezionista – dichiarano dall’associazione culturale Michelangelo Contemporanea Art Gallery, che ha collaborato all’evento -, Rocas torna al gesto creativo primigenio, in quello che è un vero e proprio “nostos” pittorico. Le sue opere, intense e contemplative, rivelano una profonda ricerca interiore cominciata a soli 16 anni, nel 1956: strie cromatiche, spirali genetiche, costellazioni informali si intrecciano in un linguaggio visivo intimo e radicale, che si colloca fuori dalle logiche commerciali e si avvicina piuttosto alla rivelazione e alla celebrazione dell’arte stessa, ispirandosi ai grandi maestri del XX secolo come Kandinsky, De Chirico e Picasso ma mantenendo una sua identità e un suo linguaggio artistico».
L’esposizione delle opere più recenti, realizzate tra il 2024 e il 2025, «vuole essere non solo un tributo all’arte di Rocas, ma soprattutto un invito a guardare oltre, a cogliere nelle sfaccettature del suo prisma artistico un’ispirazione per ridefinire il nostro sguardo sul mondo, attraverso un linguaggio fresco, nuovo, frutto di fantasia e spontaneità».
«La mostra di Capalbio rappresenta non solo un importante appuntamento culturale per il territorio toscano, ma anche un evento artistico di portata nazionale, che mette in dialogo la figura di Rocas – ponte tra mercato e creazione – con lo spazio storico e suggestivo della Rocca Aldobrandesca».
“La mia pittura dopo anni di silenzio” sarà visitabile a Palazzo Collacchioni da lunedì a venerdì, dalle 16.30 alle 21.30, e il weekend, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21.