SELVENA -Il 28 giugno si terrà la Giornata FAI all’aperto, un’edizione speciale delle Giornate FAI, a cui sarà possibile partecipare solo con prenotazione obbligatoria on line, per permettere di godere in sicurezza dello straordinario patrimonio d’arte e natura del nostro Paese.
Nelle settimane di lockdown la bellezza dell’Italia ci è mancata, ma ora è giunto il momento di tornare a scoprirla, in sicurezza, perché la visita dei luoghi straordinari del nostro Paese possa continuare ad essere un’esperienza gioiosa e serena. La delegazione FAI di Grosseto, per questa edizione speciale delle Giornate FAI all’aperto, ha scelto di organizzare la visita della Rocca Silvana, a Selvena, nel comune di Castell’Azzara, un luogo bellissimo, dove sono in corso degli scavi archeologici, tra l’altro segnalato dagli abitanti di Selvena come patrimonio da salvare, nella decima edizione del censimento biennale sui Luoghi del Cuore, promosso dal FAI, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Per partecipare alla Giornata Fai all’aperto alla Rocca Silvana è necessario prenotarsi on line su https://www.fondoambiente.it/luoghi/rocca-silvana?gfp a partire dal 23 giugno e fino ad esaurimento posti con un versamento al momento dell’iscrizione di tre euro per gli iscritti e 5 per i non iscritti. Le prenotazioni chiuderanno comunque il 26 giugno alle ore 15. Info su tutte le altre Giornate Fai all’aperto su giornatefai.it
“Il 28 giugno sarà l’occasione per scoprire la Rocca Silvana – spiega Maria Pia Vecchi, capo delegazione del FAI di Grosseto – un gioiello di inestimabile bellezza con tutta l’area degli scavi archeologici, ma lo faremo rispettando le norme di sicurezza e di distanziamento sociale. E soprattutto, lo faremo con l’importante contributo di due guide d’eccezione: a condurre le visite saranno, infatti, insieme ai volontari FAI, il professor Carlo Citter, direttore del progetto di scavo e la dottoressa Chiara Valdambrini, responsabile sul campo e della documentazione, nonché direttore del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma. La visita si svolgerà nell’arco della giornata, dalle ore 10 alle ore 18, in turni di visita ad ogni ora, per gruppi al massimo di 12 persone per volta, con una pausa delle visite dalle 13 alle 14 e 30. Al momento della prenotazione on line si potrà decidere la fascia oraria in cui partecipare. L’evento è stato organizzato grazie alla preziosa collaborazione di Comune di Castell’Azzara, insieme agli Usi civici di Selvena e all’Università degli Studi di Siena, titolare degli scavi condotti dal professor Carlo Citter. La giornata vedrà inoltre la speciale partecipazione del Gruppo storico di Selvena in abiti d’epoca.”
Costruita nel IX secolo, la Rocca Silvana, chiamata anche Rocca Selvena o Roccaccia Selvena è oggi un imponente e affascinante rudere che domina la valle del Fiora, con la sua bellissima torre pentagonale irregolare a filarotto, di stile federiciano. Nata come possedimento dell’abbazia di San Salvatore al monte Amiata, divenne nel Medioevo, sotto alla famiglia Aldobrandeschi, il palazzo- fortezza più importante della montagna, per i vicini giacimenti minerari di cinabro e mercurio, sfruttati sin da prima dell’anno 1000. La sua posizione su una collina rocciosa di quasi seicento metri di altezza la rendeva praticamente inespugnabile.
Per partecipare è necessario versare un contributo al momento dell’iscrizione on line: questa primavera a causa del lockdown il FAI ha perso uno dei momenti più importanti della sua raccolta fondi, una perdita che rischia di impedirci di continuare quelle attività di restauro, tutela, valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano in cui ci impegniamo da 45 anni. Questa edizione speciale delle Giornate FAI all’aperto è dunque per noi un’irrinunciabile occasione. Per il rispetto delle caratteristiche di evento di raccolta pubblica di fondi a favore del FAI: ogni visita è a contributo libero minimo a partire da 3 euro per iscritti e da 5 euro per i non iscritti. La raccolta dei contributi avverrà prima dell’evento, direttamente all’atto di prenotazione online a partire dal 23 giugno. Non è rimborsabile perché non si tratta di un biglietto di ingresso ma di un semplice contributo.