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“Racconti dell’età dell’oro”, la Romania di Ceausescu sbarca alla Cava

Evento Terminato

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Cava di Roselle
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GROSSETO – Torna l’appuntamento con il cinema alla Cava di Roselle. Martedì 11 luglio, alle 21.45, è in programma la proiezione dei “Racconti dell’età dell’oro” di Hanno Hofer, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru, Razyan Marculescu, nell’ambito della rassegna “SenzaConfini – MigrArti 2017”, promossa dal Circolo Festambiente insieme alla Cooperativa Uscita di Sicurezza, con il sostegno di Kansassiti, Festival resistente, associazione Hora Uniri e il con il partenariato dell’associazione Elhilal centro culturale islamico e di Simurg che gestisce lo Sportello Info Immigrati del Coeso SdS Grosseto e finanziata dal Ministero per i Beni culturali. Alla serata sarà presente l’associazione Hora Uniri.

Racconti dell’età dell’oro. Un film commedia ad episodi, che racconta la quotidianità della Romania sotto la dittatura di Ceausescu. Racconti che prendono spunto da alcune leggende metropolitane, diffuse nella Romania degli anni ’80, e raccontate dal punto di vista della gente comune. Il titolo del film si riferisce agli ultimi 15 anni del regime di Ceaușescu, definiti dalla propaganda comunista “età dell’oro”. Il risultato del film è opera del regista di punta della “nouvelle vague” romena, Cristian Mungiu, vincitore della Palma d’oro a Cannes nel 2007 con “4 mesi, 2 settimane, 1 giorno”, che ha scritto i quattro episodi affidandone la direzione ad altrettanti colleghi. Il film ha un tono surreale, grottesco, amaramente comico.

Ne La leggenda della visita ufficiale, l’episodio politicamente più esplicito, un intero villaggio si prepara a essere passato in rassegna da importanti funzionari del partito. La messinscena della perfezione coinvolge tutto il borgo finché non arriva la notizia che la visita non ci sarà più. Atmosfere quasi noir per La leggenda del camionista di pollame, che esplora l’infelicità coniugale del trasportatore Grigore e la sua attrazione per la donna che lo spingerà al crimine. Toccante per la capacità di descrivere la solitudine del protagonista con una manciata di inquadrature e qualche parola a incrinare il silenzio. La leggenda del fotografo di partito affronta con ironia e buone intuizioni visive il ruolo dei media nella costruzione dell’immagine del potere. Ne La leggenda del poliziotto ingordo un poliziotto è alle prese con un maiale vivo ricevuto in regalo e la decisione di ucciderlo silenziosamente per non condividerlo con il vicinato.

La mostra “Effetto T”, nell’opificio. Intanto, nell’opificio della Cava, è possibile visitare la mostra “Effetto T” di Eleonora Vanni. Un “diario personale”, per raccontarlo con le parole dell’artista, che ripercorre i momenti della cura di un tumore al seno e che vengono messi a disposizione degli altri per socializzare un’esperienza di auto aiuto. Attraverso i prodotti di arte digitale, che hanno accompagnato il percorso di cura e spesso realizzati nelle corsi di ospedale, con la mano libera dalla flebo, Eleonora Vanni affronta un momento traumatico e doloroso per leggere e condividere l0impatto sul corpo della malattia e della cura.

Informazioni. La serata è a ingresso libero. Per l’occasione sarà attivo solo un punto bar. La settimana della Cava, con la consueta apertura del bar – ristorante dalle 19.30, prosegue mercoledì 12 luglio, con un nuovo appuntamento con “Arte in Cava”; protagonista la regista Alessandra Ferrini e il suo progetto Radio Ghetto Relay. Da giovedì 13 a sabato 15 luglio, la Cava ospita l’attesissimo Filo Sound Festival, dedicato alla musica indipendente italiana. Sul palco del giardino tra le pietre saliranno Ex-Otago, Abiku, Eugenio in via di Gioia per la prima serata, Fast animals and slow kids, Gazebo penguins, Pinguini tattici nucleari venerdì, per concludere sabato con Dargen D’Amico, Willy Peyote, Murubutu (ingresso per singola serata 11 euro + d.p., abbonamento per le tre serate 30 euro + d.p., info su www.filosoundfestival.it).

La programmazione completa srotolerà i suoi fili colorati nelle prossime settimane, attraverso il sito internet della Cava www.cavaroselle.net.

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