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Presentazione del libro “La guerra di Mario”: Isgrec celebra il lavoro dello storico antifascista

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Mario Mirri

GROSSETO – Il calendario delle celebrazioni dei 25 anni della fondazione dell’Isgrec prosegue con un tributo alla figura dello storico Mario Mirri, scomparso a maggio all’età di 93 anni e considerato uno degli storici italiani più influenti del Novecento. Proprio all’Isgrec Mario Mirri ha deciso già alcuni anni fa di lasciare gran parte dei libri della sua biblioteca; alla catalogazione ha lavorato un giovane collaboratore dell’istituto, Francesco Cecchetti. Un’altra parte dei suoi volumi andrà al dipartimento di storia dell’Università di Pisa mentre le carte andranno alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

In attesa che questo preziosissimo lascito (circa 2800 libri, di storia e non solo) possa perfezionarsi e arrivi all’Isgrec, venerdì 12 ottobre alle 17,30 l’istituto ricorda Mario Mirri presentando il suo ultimo libro uscito postumo e pubblicato da Laterza, “La guerra di Mario”. La presentazione è in programma nella sala conferenze di Clarisse Arte in via Vinzaglio 27 a Grosseto. Dopo i saluti della vicepresidente della Regione Monica Barni e l’introduzione di Luciana Rocchi del comitato scientifico dell’istituto (allieva dello stesso Mirri e sua prima laureata) intervengono lo storico Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano e Renato Camurri (Università di Verona e Istituto storico della Resistenza di Vicenza). Nel libro di memorie e ricordi che parla soprattutto “ai ragazzi di oggi” Mirri racconta la sua formazione e la sua esperienza di partigiano rispondendo alle domande di un giovane studente che vive in America. Le domande vengono accorpate in tre grandi temi: la vita prima del fascismo; l’esperienza partigiana; la vita dopo la guerra.

Mario Mirri nasce il 1°gennaio 1925 a Cortona in provincia di Arezzo ma lascia ben presto la Toscana con la famiglia per seguire il lavoro del padre. Nel 1939 inizia a frequentare il liceo classico a Vicenza dove entra in contatto con gli ambienti dell’antifascismo azionista. È lui il Marietto de “I piccoli maestri”, il noto romanzo autobiografico di Luigi Meneghello sulla lotta partigiana da cui è stato tratto anche l’omonimo film diretto da Daniele Luchetti. Finito il liceo Mirri entra nella Resistenza col Partito d’Azione. Alla fine di marzo del 1945 viene catturato e rinchiuso in caserma dove viene selvaggiamente picchiato e torturato. Si salva solo perché il 28 aprile 1945 Padova viene liberata. Laureatosi in filosofia a Padova, nel 1948 Mirri viene ammesso alla Scuola Normale di Pisa con una borsa di perfezionamento riservata agli ex partigiani e sceglie come maestro Delio Cantimori. Sempre a Pisa comincia la carriera accademica di Mario Mirri che dopo diversi incarichi nel 1967-68, con il trasferimento di Armando Saitta a Roma, viene nominato professore ordinario di Storia moderna a Pisa; dall’anno accademico 1987-88 fino al pensionamento nel 1995 ha inoltre ricoperto la cattedra di Storia della storiografia. Mirri è il fondatore e ispiratore della cosiddetta “scuola pisana” ed è tra i fondatori della rivista “Società e storia”.

L’Isgrec ricorda inoltre che fino al 13 ottobre è aperta nella sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno in via Cairoli a Grosseto la mostra “Isgrec: 25 anni…e continua”. Orario 9-13, 16-19. Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. Info www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it e 0564 415219.

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