SELVENA – Il prossimo 28 luglio, in occasione delle “Notti dell’archeologia”, si terrà una manifestazione dedicata alla riapertura del castello medievale di Rocca Silvana, a Selvena, nel comune di Castell’Azzara.
La serata, preceduta da una visita guidata, si aprirà alle 19 con il saluto del sindaco, Fosco Fortunati, ed un aperitivo di benvenuto; continuerà con alcuni interventi di archeologici ed architetti che nel tempo hanno seguito gli scavi ed i lavori; si concluderà con un buffet ed uno spettacolo di teatro e musica incentrato sui personaggi storici salienti della Rocca, gli “Eroi e miti dell’antichità” tema annuale della manifestazione regionale.
I lavori che hanno permesso la riapertura del sito, si inquadrano nel progetto di “Valorizzazione e fruizione dell’area archeo-mineraria di Rocca Silvana e miniera del Morone”, promosso dall’Amm.ne comunale allo scopo di creare un sistema sinergico fra i beni culturali territoriali.
Questo primo stralcio di opere ha permesso la riapertura di parte dell’area sommitale del castello ed interventi di sistemazione dei percorsi di fruizione nell’area mineraria sottostante, ancora in corso di esecuzione.
Il progetto “O.P.E.N. Rocca Selvena & Miniera Morone” (acronimo di Opening Project and Enhancing Network), è stato curato dall’Università di Siena ed è un progetto di fruizione ad ampio raggio che si dovrà avvalere dell’uso delle tecnologie. Di questo progetto la fase attuale rappresenta solo il primo passo, ma forse il più importante, quello che, come sostiene il vicesindaco Emiliano Sargentoni, risponde al soddisfacimento di una richiesta urgente da parte della popolazione residente: la riappropriazione di questo luogo, così caro, rimasto chiuso per vent’anni.
I due siti, collegati da un sentiero già esistente, costituiscono un sistema culturale connotato dalle specificità dell’archeologia medievale ed industriale. Un sistema che nei secoli è stato unica cosa, perché l’imponente Rocca è da sempre a difesa di risorse minerarie strategiche. Dall’impianto di età carolingia, allo splendore Aldobrandesco, Rocca Silvana è lì a testimoniare la Storia; una storia che sarebbe ora di indagare meglio, nei suoi rapporti con la miniera e con il borgo, soffocato dalle piante e invisibile ai più, perché un serio orgoglio nel passato, e non il fazioso ‘campanile’, può diventare potente motore per il presente.