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Napoli milionaria: l’opera di Edoardo De Filippo in scena al teatro degli Industri

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GROSSETO – Doppia replica, alle 17 e alle 21, per “Napoli milionaria” a cura della compagnia “Il teatraccio” che andrà in scena domenica 23 aprile sul palco del teatro degli Industri di Grosseto. Si tratta del terzo spettacolo “in concorso” del Festival Non ci resta che ridere ’17 (nona edizione). Ingresso € 10,00.

NAPOLI MILIONARIA

di Eduardo de Filippo – regia Claudio Matta a cura della Compagnia “Il Teatraccio” di Grosseto con Giovanni Formisano, Rosa Ascione, Angelina Schiavone, Vincenzo Belardini, Claudio Matta, Gianluca Lepore, Italo Guida, Ernesto Picolli, Giuseppe Di Maggio, Maria De Michele, Virginia Corongiu, Nunzia Di Pietro, Daniela Maddaluno, Giovanna Zizzo, Maurizio Orefice, Pasquale Brandi scenografie Girolamo Buglisi, luci Carlo Di Filippo, regia Claudio Matta

La guerra imperversa e nei vicoli di Napoli ciascuno si arrangia per sopravvivere. Amalia traffica nella borsa nera con la complicità dei figli maggiori, Rosaria e Amedeo, contro la volontà del marito Gennaro, isolato per questo dalla sua famiglia. Quando è fatto prigioniero, i commerci si ingrandiscono, ma la famiglia si sgretola. Al suo rientro, Gennaro sorprende tutti nell’euforia dei guadagni illeciti e, ancora una volta, nessuno lo ascolta. Quando la situazione familiare precipita, davanti alle colpe evidenti di una madre troppo dedita agli affari, solo la solidità morale del protagonista consente di sperare che possa passare “a nuttata”.

Sicuramente, dopo settanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, i temi e le problematiche che troviamo in “Napoli milionaria”, paradossalmente sono ancora oggi insoluti, inalterati, vivi come se il tempo si fosse fermato. Miseria, disoccupazione, precarietà, cassa integrazione… Tutto porta inevitabilmente verso quell’arte di arrangiarsi al fine di sbarcare il lunario e arrivare a fine mese. Spesso si tratta di più lavori contemporaneamente, anche in nero e, talvolta, poco puliti. Questi mali, che ancora oggi continuano ad affliggere in modo apparentemente diverso la nostra società del terzo millennio, non hanno alcun apporto politico-istituzionale, i cui rappresentanti, spesso, sono in connivenza con la “malavita”. Nell’opera è la guerra e la lotta per la sopravvivenza a costituire l’origine della disonestà. Oggi, invece, è un altro tipo di guerra, un altro tipo di conflitti che si sono creati con l’introduzione della nuova economia monetaria, dove la chiave giustificativa rimane sempre la sopravvivenza.

NON CI RESTA CHE RIDERE ’17 (nona edizione):

PRODUZIONE: Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio

ORGANIZZAZIONE: FITA – Federazione Italiana Teatro Amatori

CO-ORGANIZZAZIONE: Comune di Grosseto – Assessorato alla Cultura

DIRETTORE ARTISTICO: Giacomo Moscato

SPONSOR: BANCA TEMA – Terre Etrusche di Maremma – Credito Cooperativo – Società Cooperativa

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