GROSSETO – Adriana Assini torna alla Libreria delle Ragazze il 22 marzo alle 18 con la sua ultima fatica, Madame Clicquot – Lo champagne sono io, edito da Scrittura e scritture, presentando il ritratto di una delle innumerevoli donne che hanno fatto la storia e che sono state dimenticate, trascurate o semplicemente oscurate. Quante di loro sono riuscite ad imporsi, a realizzare i loro progetti, nonostante tutto?
Barbe-Nicole Ponsardin, vedova Clicquot, è stata una di queste donne. Vissuta a cavallo della Rivoluzione e del periodo napoleonico, Madame Clicquot passò alla storia per la sua grande intraprendenza e la capacità di portare l’azienda di vini, ereditata dopo la morte del marito ai vertici del mercato di riferimento. Sul finire del Settecento, in una delle famiglie più agiate di Reims, nella ridente Champagne, Barbe-Nicole Ponsardin cresce sotto l’influenza di un padre liberale e colto. In seguito, mentre sullo scenario politico si fa largo un personaggio controverso come Bonaparte, mademoiselle Ponsardin, che non sa distinguere un Pinot nero da uno Chardonnay, s’innamora di un giovane produttore di vino, François Clicquot, e lo sposa. Una storia la sua che sembra destinata a confondersi con quella di tante donne del suo stesso ceto, divise tra la cura della prole e le frequentazioni dei salotti alla moda. Ma una sorte malefica la mette con le spalle al muro, facendola ritrovare molto presto vedova e con una piccola Maison di champagne da gestire Sollecitata a chiudere bottega, tanto più che secondo il Codice Napoleonico alle donne era fatto divieto di lavorare e/o firmare contratti, Barbe-Nicole lascia tutti di stucco aggirando i divieti e mostrando al mondo il suo vero volto: all’insegna del motto “voglio una sola qualità, la primissima”, decide di mettersi lei a capo dell’impresa. Nessuno scommetterebbe un franco sulla sua riuscita, e invece, frizzante e volitiva come una bottiglia del suo Champagne Veuve Clicquot, la giovane Madame ( a soli 27 anni) non esita un attimo nel gettarsi a capofitto in una avventura a cui molti altri probabilmente avrebbero rinunciato fin da subito, mostrandosi capace di ribaltare le convenzioni e ottenere quel posto di rispetto che fino a quel momento era risultato appannaggio del solo genere maschile.
Dotata di un carattere forte e di una vera passione per il commercio. conquisterà nuovi mercati (i Paesi Baltici, la Russia), produrrà il primo champagne millesimato, imporrà un marketing aggressivo, diventerà una delle prime donne imprenditrici dei tempi moderni. Adriana Assini riesce con il garbo e la scrittura che la contraddistingue, a coniugare le vicende di Reims e della Maison Clicquot con quelle di Napoleone e della macrostoria dando vita ad un racconto frizzante come una calice di champagne.
“Barbe-Nicole Ponsardin aveva segnato la sua epoca, rompendo gli argini di un rigido sistema patriarcale…dal nulla aveva creato un impero. Da madre di famiglia come tante era diventata la regina delle bollicine.”
Biografia
Scrittrice e acquarellista romana, Adriana Assini ha al suo attivo diverse esposizioni in Italia e all’Estero e ha pubblicato numerosi romanzi storici e a sfondo storico, ottenendo riconoscimenti sia per la narrativa edita che inedita. Tra le sue opere, Le rose di Cordova, storia di Giovanna I di Castiglia, detta la Pazza, Giulia Tofana, Gli amori, i veleni, ispirato alla nota avvelenatrice palermitana del XVII secolo, Agnese, una Visconti, storia di una donna coraggiosa e indipendente del Trecento italiano, Berthe Morisot – Le luci e gli abissi, pittrice in un periodo in cui la pittura non è un mestiere per donne, tutti editi da Scrittura e Scritture.
Dialoga con l’autrice Domitia Pittana.