GROSSETO – La Libreria delle Ragazze ha invitato Anna Foa per presentare il libro “Il suicidio di Israele” edito da Laterza, bussola per districarsi fra le tragiche vicende della guerra che sta insanguinando il Medio Oriente.
Appuntamento il 14 febbraio 17,30 alla Libreria delle ragazze, in via Fanti 11.
Non è l’intervento politico di una ebrea della diaspora, ma l’analisi di una storica e di una donna che esprime un giudizio anche politico e morale sull’attualità. Foa ripercorre le radici lontane di una crisi, esplosa con una deflagrazione di enorme potenza sedici mesi fa da storica, superando la cronaca della violenza disumana del 7 ottobre – ebrei israeliani vittime del gruppo terroristico Hamas – e la lunga serie di uccisioni e devastazioni che i media ci mostrano quotidianamente – i palestinesi di Gaza vittime della dura risposta del governo di Israele.
L’autrice svolge un’analisi di ampio respiro sul passato dei due popoli e sul processo che ha plasmato le identità ebraica e palestinese. Conoscere serve a districarsi fra informazioni e uso propagandistico degli avvenimenti, ma indispensabile è anche la riflessione sulla lingua. Parole come antisemitismo e sionismo hanno acquistato significati nuovi, fino alla confusione fra i termini, che identifica critica a Netanyahu e antisemitismo. Foa ricostruisce origini e sviluppo dei diversi progetti sionisti, nati nell’Ottocento, diversificatisi ancora nel secolo delle guerre totali e della Shoah. Ripercorre poi i momenti di rottura – la formazione dello Stato di Israele del 1948, la Nakbà, la lunga teoria di guerre e di mancate pacificazioni, fino alla terribile attualità.
Il libro-denuncia di quello che definisce coraggiosamente “il suicidio di Israele, guidato dal suo governo” nasce però l’intenzione di spingere le due parti a rimarginare le ferite e cominciare a ricostruire quel che è stato distrutto.