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“Le vie di Ambrogio”, il libro che racconta Ambrogio Lorenzetti e la Maremma alle Clarisse

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Museo delle Clarisse
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GROSSETO – Venerdì 6 luglio alle 17.30 nella sala conferenze di Clarisse Arte, in via Vinzaglio 17 a Grosseto, sarà presentata la pubblicazione “Le vie di Ambrogio. Ambrogio Lorenzetti e l’arte sacra lungo le vie commerciali della Maremma senese”, curata da Bcp Progetti Cultura e pubblicata da Effigi Edizioni.
L’evento, in collaborazione con la Fondazione Grosseto Cultura, la delegazione Fai di Grosseto e patrocinata dal Comune di Grosseto, sarà un’occasione per approfondire il rapporto tra l’artista e la Maremma.
Introdurranno l’incontro Giovanni Tombari Presidente della Fondazione Grosseto Cultura e della Delegazione Fai di Grosseto, Oris Carrucoli dell’associazione Bcp Progetti Cultura e Mario Papalini, di Effigi Edizioni.

«Il ruolo delle associazioni che rappresento – dichiara Giovanni Tombari, presidente della Fondazione Grosseto Cultura e della delegazione Fai di Grosseto – è quello di promuovere e proteggere la Maremma e la sua cultura: supportare progetti come Le vie di Ambrogio ci dà la possibilità di attirare l’attenzione su artisti che hanno donato tanto al nostro territorio e mantenere viva la storia e la tradizione che ha reso la Maremma ciò che è adesso, le caratteristiche che ci rendono orgogliosi di abitarla. Questa pubblicazione racconta la storia di un grande artista ed è un onore ospitarla nella nostra città».
La pubblicazione traccia il percorso dell’artista correlandolo alle principali vie economiche del periodo, legate alla produzione e al commercio del sale e dei metalli.
Protagonista del pomeriggio sarà Marilena Pasquali, figura di primo piano nella storia dell’arte e nella critica: fondatrice e prima direttrice del Museo Morandi di Bologna, ha curato numerose esposizioni nei più prestigiosi musei italiani ed internazionali. È legata alla Maremma, nello specifico a Montemerano, a cui nel 2012 ha donato 6.500 volumi della sua collezione personale, fondando la Biblioteca di Storia dell’Arte di Montemerano. Esperta dell’arte del Trecento e del Quattrocento, racconterà al pubblico l’importanza del lavoro di Lorenzetti nella Maremma dell’epoca.

«Questa presentazione – dice Sandro Petri, di Bcp Progetti Cultura – chiude il primo ciclo di incontri: dopo Siena e Massa Marittima la tappa grossetana definisce un ideale itinerario di valorizzazione del territorio e ripercorre le tappe del viaggio di Ambrogio Lorenzetti. Ed è un grandissimo piacere poter avere come relatrice la storica Marilena Pasquali, figura di primissimo piano della storia e della critica d’arte italiana».
L’associazione Bcp Progetti Cultura, ideatrice e curatrice della pubblicazione, nasce a Massa Marittima nel 2014 con l’intento di valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Alta Maremma Toscana attraverso mostre, seminari, incontri e pubblicazioni.
La figura di Ambrogio Lorenzetti è al centro dell’interesse dell’associazione: l’artista senese dipinse per la comunità massetana la celebre Maestà, tra il 1335 e il 1337.
Il progetto Le vie d’Ambrogio è nato nel 2015 inizialmente come gemellaggio artistico tra Massa Marittima e Roccalbegna, realtà accomunate dalla presenza di capolavori di Lorenzetti: in seguito è maturato includendo i territori della Maremma senese e mettendo in relazione sei opere e otto comuni creando itinerari inediti di scoperta e visita del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico.

Le vie di Ambrogio
Allargando lo sguardo sulle vie commerciali e di comunicazione su cui si svolgeva la vita della Toscana del sud nel secolo XIV si è potuto osservare come l’opera di Ambrogio Lorenzetti si sia diffusa nel contado senese seguendo essenzialmente due direttrici che si dipartono dalla città: una che seguiva la via dei metalli, lungo le valli del Merse e del Pecora, da Siena al mare, toccando comunità all’epoca importantissime: Chiusdino, Montieri e Massa Marittima; l’altra che seguiva le direttrici della transumanza appenninica e del commercio del sale, attraversando i territori delle comunità di Serre di Rapolano, Asciano, San Quirico d’Orcia, Castel del Piano, Cinigiano e Roccalbegna.
Lungo questi percorsi sono stati dipinti per conto delle committenze locali i capolavori che ancor oggi testimoniano lo stretto legame tra Ambrogio Lorenzetti ed il territorio che faceva da contado all’illustre città. Un territorio che, guardando attentamente, è parte dell’affresco sul “buongoverno” del palazzo civico di Siena; lo ritroviamo e lo percepiamo ancora identico, con la campagna operosa coltivata a grano, vino ed olio e con le antiche vie che collegavano già allora le città e comunità di oggi.

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