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Le politiche del cibo in Maremma in un incontro all’Enaoli

Evento Terminato

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Luci nel Parco
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RISPESCIA – Ccibo Maremma Aps – La Comunità del cibo e della agrobiodiversità agricola e alimentare della Maremma sabato 30 ottobre dalle ore 11, in Località Enaoli a Rispescia (Grosseto) presenta l’evento “Dialoghi e degustazione della biodiversità locale e resilienza dei sistemi del cibo”.

In collaborazione con il Comune di Grosseto, sarà presentato il progetto Sagra: Strategia alimentare di Grosseto, l’alleanza per la produzione e l’uso del cibo nella comunità per la salute globale. Questo progetto, che si centra sulle politiche del cibo nel grossetano, fa parte dei percorsi di partecipazione pubblica sviluppati con il contributo della Regione Toscana.

L’evento si svolge in collaborazione con le aziende associate della rete Ccibo Maremma Aps e la Ristosteria Luci nel Parco, che presta la sua creatività alle materie prime locali dei coltivatori custodi.

“La Comunità del cibo e della agrobiodiversità agricola e alimentare della Maremma, riconosciuta a livello nazionale e regionale grazie alla legge 194 del 2015 sulla biodiversità, è nata nel gennaio 2021 e ha subito iniziato a lavorare sui molti temi sospesi – spiegano da Ccibo -: dalla produzione al consumo di cibo a livello locale – e quindi globale, nell’ottica in cui tutto è sempre necessariamente connesso – anche in collaborazione con la Comunità del cibo del Monte Amiata.

“La Comunità del cibo riunisce agricoltori, coltivatori custodi, ristoratori, associazioni, cittadine e cittadini – proseguono dall’associazione -; è un movimento etico e culturale che vuole migliorare la qualità della vita locale, incentivare uno sviluppo economico endogeno, culturale, sociale, ambientale, armonico e rispettoso degli equilibri naturali, partendo dal sistema produttivo agricolo e alimentare, promuovendo la valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali, la conservazione della biodiversità agricola e degli ecosistemi (#terreregionalitoscane).
Il primo obiettivo di Ccibo Maremma è proprio quello di creare comunità, quindi instaurare contatti e individuare azioni da realizzare per lo sviluppo armonico del territorio. I singoli attori, da soli, sono piccole aziende agricole e coltivatori custodi senza le risorse umane ed economiche per organizzarsi collettivamente in un movimento unico, che coinvolga il popolo dei fruitori o co-produttori di tutto il sistema. Affidare a Ccibo la primaria funzione di cucire la Rete di interessi e di partecipazione è una grande opportunità per tutta la provincia maremmana”.

“I primi risultati già oggi sono visibili – vanno avanti da Ccibo -: il Comune di Grosseto e il parco delle Colline Metallifere hanno infatti già sottoscritto il “patto per la terra”, la Rete di comunità c’è e lavora, e Ccibo sta diventando il catalizzatore che può riunire e organizzare la collettività, anche quando le aziende sono pienamente assorbite dalle attività agricole o agrituristiche e non possono partecipare direttamente agli eventi”.

Alla giornata di divulgazione e degustazione del 30 ottobre parteciperanno i due presidenti delle Comunità del cibo della Maremma Alessandro Cardarelli e dell’Amiata Paola Corridori e l’animatrice territoriale dei progetti, l’agronoma Maria Rubino, nonché i rappresentanti di Terre regionali toscane e dell’Università di Firenze.

L’evento è realizzato con il contributo concesso dalla Regione Toscana su finanziamento della Direzione generale dello sviluppo rurale.

Info: www.comunitadelcibomaremma.it, info@comunitadelcibomaremma.it

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