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L’artista che non voleva discepoli: a Montemerano si parla di Giorgio Morandi

Evento Terminato

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Biblioteca comunale Montemerano
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MONTEMERANO – La Biblioteca comunale di Storia dell’arte ospita, sabato 8 dicembre alle 17,30, “Debiti, tangenze, affinità. L’arte contemporanea e Giorgio Morandi”, una conversazione di Marilena Pasquali

«Giorgio Morandi – illustra l’Accademia del Libro che promuove l’evento – uno dei più grandi artisti del XX secolo, non ha lasciato allievi né discepoli. Anzi, si può con qualche certezza affermare che egli abbia scoraggiato con pacata determinazione ogni tentativo non solo di imitazione, ma anche di ripresa aggiornata del suo linguaggio e dei suoi temi pittorici. Morandi è unico, nella sua arte difficile e segreta. Eppure non sono pochi gli artisti che dal dopoguerra a oggi e in tutto il mondo si sono confrontati con la sua pittura e la sua poetica, non tanto per carpirne il segreto quanto per individuare la propria strada, per trovare se stessi».

«Come sottolinea l’artista statunitense Wayne Thiebaud – proseguono gli organizzatori – “ogni volta che il nome di Giorgio Morandi viene menzionato nella comunità dei pittori in tutto il mondo vengono manifestati profonda ammirazione e straordinari tributi»; e subito dopo Thiebaud si chiede: «Quali caratteristiche sono responsabili di un fenomeno di questa dimensione?”. La risposta non è facile, ma Marilena Pasquali – che da anni ha fatto di Giorgio Morandi il suo principale artista di riferimento – cercherà con l’aiuto di immagini di addentrarsi in questo terreno sdrucciolevole, formulando qualche ipotesi critica e guidando la conversazione tra veri e propri debiti, riferibili a quei pittori che esplicitamente guardano alla pittura morandiana come modello privilegiato; tangenze, individuate in alcuni grandi artisti del recente passato e del presente che percorrono strade analoghe a quella del maestro bolognese; affinità, quelle di altri, anche diversissimi, protagonisti dell’arte che con Morandi condividono categorie del pensiero e aspetti di poetica».

«Il terreno è certamente minato – conclude l’Accademia – le proposte critiche sono discutibili e vanno discusse. Tuttavia il gioco vale la candela: da un lato per tentare di comprendere meglio il ruolo e l’importanza che riveste oggi la presenza quietamente perentoria di Giorgio Morandi, e dall’altro per accostarsi con un mentore di tale levatura al mondo così complesso e variegato dell’arte contemporanea».

Al termine della conversazione si terrà il Brindisi di Natale.

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