FOLLONICA – Venerdì 29 novembre presso la Biblioteca della Ghisa alle ore 17.30 si terrà un incontro con Igor Sibaldi, scrittore, filosofo e studioso, considerato uno dei più autorevoli esperti di spiritualità in Italia. Negli anni Ottanta e Novanta ha tradotto varie opere di letteratura russa (in particolare romanzi e racconti di Tolstoj e Dostoevskij).
Con “I Maestri invisibili” ha intrapreso una sua personale esplorazione delle strutture psichiche del cosiddetto “aldilà”, narrandola in una serie di romanzi-saggi.
Fra i suoi libri più recenti possiamo ricordare “Io ti immagino”, “Il mondo dei desideri”, “101 progetti di libertà”, “Eterno amore” (Mondadori 2019), “La teoria del tutto raccontata da te” (Salani 2019) e “La Russia non esiste. Storia di Nil” (Mondadori, 2023), quest’ultimo oggetto dell’incontro in Biblioteca.
Di seguito una breve ricognizione sulla trama del libro:
Nil, nell’estate del 1919, è un bambino timido che pensa alla felicità, quando d’un tratto la Guerra civile travolge il suo piccolo mondo. Rimane solo, diventa uno dei tanti “ragazzini randagi” che nel sud della Russia campano di elemosine, furti e prostituzione. È il suo apprendistato al coraggio – il coraggio di “non essere mai stanco di vivere”, nonostante tutto. Nei bassifondi, Nil impara a non voltarsi indietro, a sgattaiolare tra gli orrori e a gioire profondamente delle poche cose importanti: la libertà, l’amicizia, l’amore, nella sua banda di mendicanti armati di coltelli finlandesi. Impara anche a uccidere. E tutto questo gli servirà, nella vertiginosa carriera che lo attende. Viene reclutato dalla polizia politica e, come informatore dapprima, poi infiltrato, poi agente con incarichi speciali, vede da vicino i lussi e gli orrori del regime sovietico, l’ascesa e la caduta dei grandi del Cremlino, le stanze degli interrogatori e le esecuzioni nei sotterranei. I superiori gli si affezionano, perché Nil è bello, affascinante e spesso innamorato: si confidano con lui, lo guidano tra i molti pericoli di quegli anni feroci. Una qualche strana forza sembra proteggerlo sempre, non solo dalla morte ma dall’abbrutimento, dal fanatismo, dal gelido panico in cui tutti intorno a lui stanno precipitando: i molti maestri di vita ai quali si lega – capi della polizia, contesse, attrici famose, cospiratori, spie, vecchie sapienti – gli svelano, ognuno a suo modo, come affidarsi alla fortuna, all’ispirazione, al futuro che può cominciare in ogni istante, se non ci si lascia frenare dal presente, perché “sei perduto soltanto quando sei ciò che riesci a dire di te stesso”. Nil continua a scoprire che la vita è un’ininterrotta rivelazione, anche in guerra, oltreconfine, nella Germania nazista, tra altri capi e altri terrori.