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La linea del rattoppo: alla Libreria delle ragazze la poesia è di casa

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GROSSETO – Si richiama alla tradizionale sapienza domestica del rammendo e del rattoppo l’ultima raccolta della poeta friulana Luisa Gastaldo, che segue il ritmo della quotidianità e delle relazioni tra donne. E che verrà presentato alla Libreria delle ragazze venerdì 11 settembre alle ore 18.

Il rattoppo è un lavoro delicato, di pazienza, in cui si rivela l’abilità di chi fa il rammendo, che consiste nel rendere invisibile lo strappo.

Di molti strappi e di molti significati parla l’autrice. E si chiede: cos’è stato lo strappo? A cosa è dovuto? E come rimediare? Nella vita di ognuno gli strappi sono innumerevoli, e in questo percorso esistenziale – la linea del rattoppo, appunto – l’autrice ne rivela l’evidenza: la perdita o la distanza delle persone più care, il passare del tempo, le trasformazioni delle relazioni… La stessa parola “rattoppo” sta a indicare che il rammendo è stato imperfetto, e che la ricucitura implica un dolore non anestetizzato, pressante, continuo.

Ma il dolore e gli strappi sono “medicati” dai versi di Luisa Gastaldo, con l’ironia e l’eleganza delle rime interne e nascoste, degli endecasillabi appena accennati o divisi dagli a capo, con l’assenza della punteggiatura che dà ai versi la libertà di una lettura individuale, di una decifrazione emozionante.

E appaiono nelle sue poesie il gioco infantile («Regina reginella/quanti passi devo fare/per arrivare al tuo castello?»); il dialogo tra madre e figlia («Nella nostra nudità disarmante/quell’ultima estate non più/madre e figlia ma amiche»); il richiamo a Saffo («Ora che sei qui e parli e mi sorridi»). E poi i miti di Alcesti e di Lilith, le artiste e le poete a cui dedica l’ultima sezione. Fino all’immagine finale dell’humus e del bosco: «…quando/perdi il sentiero là/c’è bosco vero/selva che/ adesca i sensi/scompagina i pensieri/scandisce i tuoi ritmi nascosti». È infatti il bosco – che è anche selva amorosa – a fornire la chiave di lettura di tutta la raccolta.

LUISA GASTALDO, laureata in conservazione dei beni culturali, vive nel paese friulano di Buja, dove si occupa di educazione ambientale nelle scuole, cura un orto didattico – Orto del tasso barbasso – e organizza ogni anno “Orto-grafie, poetiche tra le aromatiche”. Fa parte della Rete di Orti di Pace e del Gruppo Anna Achmatova. Le sue raccolte precedenti sono La culla sospesa (2011) e Della tua voce (2013).

Prenotare la presenza al numero 334 2095586

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