MASSA MARITTIMA – Il Museo Archeologico di Massa Marittima ha deciso di far riemergere dai magazzini una parte dei reperti della Collezione archeologica di Stefano Galli che in via del tutto eccezionale sarà possibile ammirare grazie alla mostra che apre i battenti mercoledì 24 luglio, alle ore 17. 30 e che resterà visitabile per tutta l’estate fino al 30 settembre.
La mostra nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di Massa Marittima di ricordare la figura di Stefano Galli, insegnante, storico, poeta, intellettuale di spicco della seconda metà dell’Ottocento, che è stato tra i fondatori della Biblioteca magistrale e del Museo civico di Massa Marittima, ricoprendo il ruolo di primo direttore delle due istituzioni cittadine dal 1867.
Gismondo Galli, figlio di Stefano, trasferitosi a Canino nel 1875 per insegnare, si appassionò di archeologia e iniziò a raccogliere dei reperti etruschi provenienti dagli scavi della provincia di Viterbo, che poi decise di inviare a Massa Marittima, al padre Stefano.
La collezione Galli rappresenta il primo nucleo, da cui ha preso forma il Museo archeologico di Massa Marittima. Fino ad allora, infatti, il museo civico si era occupato prevalentemente dell’aspetto naturalistico e mineralogico. Esposta in modo permanente, fino a circa una ventina di anni fa, la Collezione è stata poi trasferita nei magazzini del Museo archeologico di Massa Marittima e mai più esposta, per motivi di spazio, in seguito all’ampliamento della sezione preistorica.
“Possiamo affermare che Massa Marittima ha iniziato a interessarsi di archeologia con la famiglia Galli, – afferma la sindaca Irene Marconi – questo per sottolineare il valore che riconosciamo a un’operazione culturale che ci consente di riscoprire e arricchire di nuovi elementi la conoscenza del nostro passato, facendo emergere il legame tra le città di Massa Marittima e Canino, grazie alle due figure di intellettuali: Stefano e Gismondo. Per i nostri cittadini la mostra è anche l’occasione per rivedere dei reperti archeologici che non sono più esposti da diversi anni, al contempo è un evento espositivo di sicuro richiamo per gli appassionati di archeologia etrusca, per gli studiosi e i visitatori”.
“La Collezione Galli, del tutto fuori contesto rispetto al territorio di riferimento del nostro Museo Archeologico – spiega la direttrice dei musei di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli – rappresenta un piccolo ma significativo esempio delle raccolte di antichità etrusche, che vanno formandosi nel corso del XVIII secolo. L’evento espositivo è davvero un’occasione speciale per venire a scoprirla. La mostra di Massa Marittima si svolge in parallelo con altre iniziative organizzate nel 2024 dal Comune di Canino, con cui siamo entrati in contatto in occasione del convegno per il centenario della morte di Gismondo Galli, il quale, seguendo le orme del padre Stefano, aveva fondato nella cittadina della provincia di Viterbo, un museo mineralogico”.
La mostra è visitabile fino al 30 settembre con orario 9.30-13: 14.30-18. Il museo resterà aperto fino al 31 agosto tutti i giorni. Dal 1° settembre è chiuso il lunedì.
Info e prenotazioni: 0566 906525 – [email protected]