GROSSETO – Il Museo Luzzetti ospita l’incontro “Incontri internazionali d’arte: da Siloe in Clarisse”, con ingresso gratuito, martedì 15 luglio, alle 18.30,
Nel monastero di Siloe a Cinigiano, dodici scultori provenienti da tutto il mondo sono impegnati in un simposio internazionale di scultura articolato in tre sessioni (maggio, luglio e ottobre). Parallelamente alla creazione delle opere, alcune sculture vengono esposte al Museo Luzzetti.
Durante i mesi di luglio e agosto, il museo accoglie i lavori di Bashar Alhroub (Palestina, 1978), Ahmed Magdy (Egitto, 1987), Rana Ajam (Egitto, 1997), Jaime de Carvalho (Portogallo, 1983) e Lorenzo Vignoli (Italia, 1981), quest’ultimo anche curatore del progetto.
Martedì 15 luglio, questi artisti presenteranno le loro opere e racconteranno il proprio percorso creativo nella Chiesa dei Bigi, in un dialogo aperto con il pubblico. Parteciperanno all’evento anche i monaci di Siloe, Mauro Papa, direttore del Polo culturale Le Clarisse, Valeria Fabbroni, docente di “Continuità e gestione delle crisi umanitarie” all’Università di Pisa, e Giovanni Fontana Antonelli, architetto specializzato in patrimonio culturale in aree di crisi.
Note biografiche degli artisti
Lorenzo Vignoli
Scultore toscano nato a Lucca nel 1981, ha studiato arte a Lucca, Chicago, Londra e in Irlanda. Le sue opere si fondano su una profonda ispirazione rinascimentale e su un forte senso della bellezza classica. Ha esposto in tutta Italia e realizzato progetti su commissione in California, Irlanda, Australia, Rwanda, Israele, Bosnia, Brasile e Cina.
Bashar Alhroub
Nato a Gerusalemme nel 1978 e cresciuto a Hebron, vive e lavora a Ramallah. Laureato in Belle Arti all’Università di Al-Najah, Palestina, lavora con media diversi: fotografia, video, installazioni, disegno e pittura. La sua ricerca esplora l’identità, l’esilio e la frammentazione, analizzando il ruolo simbolico e creativo del luogo in contesti di conflitto.
Ahmed Magdy
Nato nell’Alto Egitto nel 1987, è profondamente influenzato dal paesaggio, dai miti e dall’arte dell’antico Egitto. Le sue sculture reinterpretano in chiave contemporanea forme tradizionali, creando strutture che giocano con la luce e sembrano in equilibrio tra materia e levità. La sua pratica artistica è un omaggio vivente alla creatività dei suoi antenati.
Rana Ajam
Scultrice egiziana nata nel 1997, lavora al Cairo e partecipa a eventi d’arte internazionali. Le sue opere, spesso in bronzo e materiali compositi, trattano temi come l’identità femminile, la metamorfosi e la memoria culturale. Figura emergente della scena artistica egiziana, ha già partecipato a mostre collettive e fiere d’arte contemporanea.
Jaime de Carvalho
Nato in Portogallo nel 1983, vive a Cascais. Si è formato tra Lisbona, Roma e Carrara. Vincitore del Premio Artur Bual nel 2007, ha realizzato monumenti pubblici in Turchia, Moldavia, Danimarca e ha esposto anche a Taiwan. Le sue opere, in marmo, legno, metallo e resina, spaziano dai simposi internazionali alla scultura urbana, come l’installazione steampunk nel Museo d’Arte Urbana di Taguspark (Oeiras, 2022).

