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Il ruolo delle donne nella creazione della Cooperativa: ecco il libro “Coop di altro genere”

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GROSSETO – La Sezione soci Unicoop Tirreno di Grosseto e la Fondazione Memorie Cooperative, in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura, martedì 24 maggio presenta a Grosseto il libro “La Coop di un altro genere. Lavoro, rappresentazioni, linguaggi e ruoli al femminile da ‘La Proletaria’ a ‘Unicoop Tirreno’ (1945-2000)” curato da Enrico Mannari e edito da Bruno Mondadori.

La presentazione avrà luogo alle ore 17.30 presso la sala conferenze Museo di Storia Naturale, strada Corsini, 5- Grosseto. Partecipano: Enrico Mannari (direttore scientifico della Fondazione Memorie Cooperative), Anna Pellegrino, Marco Gualersi, Tito Menzani e Anna Caprarelli (storici che hanno partecipato alla stesura del libro).

Il libro rappresenta un primo passo per la conoscenza del ruolo ricoperto dalle donne nella vicenda storica della Cooperativa: gli elementi messi in luce potranno quindi essere una valida base per aprire una discussione sul passato, sul presente e sopratutto sul futuro.

Quanto la presenza femminile è stata importante per realizzare un certo tipo di sviluppo della Cooperativa e quanto la presenza della Cooperativa ha contribuito a realizzare spazi sociali diversi e a favorire processi di autonomia e emancipazione femminile?

Questo il filo rosso che attraversa le pagine del libro. Le diverse tappe di questo viaggio al femminile sono state ricostruite grazie alle fonti conservate nell’Archivio Storico di Unicoop Tirreno e alle testimonianze raccolte da quattro giovani studiosi (Anna Pellegrino, Marco Gualersi, Tito Menzani, Anna Caprarelli): con metodologie e accenti diversi si è dato vita a un’originale narrazione di genere che ripercorrendo il lavoro, i ruoli, i linguaggi, le immagini, gli spazi sociali, le rappresentazioni e le autorappresentazioni dell’universo femminile, racconta aspetti poco conosciuti della realtà cooperativa.

In vari passaggi, pur in fasi storiche diverse, emerge come le donne (socie consumatrici, socie attive, amministratrici, dipendenti e dirigenti) siano state portatrici non solo di esigenze proprie, ma soprattutto abbiano rappresentato risorse in grado di fornire valore aggiunto magari non sempre riconosciuto. La barriera invisibile che esprimeva la distanza fra le potenzialità e i risultati effettivamente raggiunti dalla componente femminile si è notevolmente attenuata, ma non è stata del tutto superata. “Vi è ancora del cammino da compiere” sostiene il presidente Marco Lami nella prefazione al libro. E allora la conoscenza e la consapevolezza storica, la ricostruzione di uno spaccato dell’universo femminile cooperativo va anche nella direzione di offrire uno strumento d’interpretazione della realtà contemporanea.

Insieme all’uscita del libro sul sito www.memoriecooperative.it la Fondazione Memorie Cooperative, che ha promosso questa ricerca, ha aperto uno spazio per proseguire la discussione, un nuovo blog che si può trovare all’indirizzo, coopalfemminile.it. Ognuno può inviare i suoi contributi in varie forme: testi scritti, vecchie foto, registrazioni audio o video testimonianze.

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