FOLLONICA – Sabato 25 ottobre e sabato 8 novembre, alle ore 17.30 e 21.30, si svolgerà a Follonica un doppio evento cinematografico dal titolo “Festival Sumud – Piccolo Cineclub Tirreno 4 Palestine”, organizzato dall’associazione “Piccolo Cineclub Tirreno” in collaborazione con “Progetto Rifqa Odv” e “Un Ponte Per”.
Molti registe, registi, attrici e attori stanno inviando video per aiutare a diffondere la notizia. Tra questi Michele Riondino, Manetti Bros, Daniele Vicari e tanti altri.
«Crediamo che il cinema possa essere una potente arma di difesa, di cultura e di comunicazione, capace di illuminare situazioni cruciali e troppo spesso dimenticate – spiegano gli organizzatori -. Ed è per questo, quindi, che abbiamo deciso di organizzare una iniziativa che focalizzi l’attenzione, degli appassionati di cinema e non solo, sulla situazione in Palestina. I film che proietteremo, entrambi in anteprima provinciale, si intitolano “Tutto quello che resta di te” e “Put your soul on your hand and walk”. Li abbiamo scelti perché, provando a scuotere le coscienze, rappresentano una presa di posizione politica e umana, obbligandoci a non distogliere lo sguardo».
Il ricavato dell’evento sarà devoluto alle associazioni “Progetto Rifqa Odv” e “Un Ponte Per” che si occupano – direttamente nel territorio di Gaza – di aiutare la popolazione e di organizzare progetti a sostegno della popolazione palestinese.
Per partecipare alle proiezioni, vista l’importanza dell’evento e il numero limitato dei posti, è raccomandata la prenotazione da effettuare contattando il numero telefonico 339/3880312. Il contributo minimo richiesto all’ingresso è di 5 euro. Il Festival sarà organizzato presso la Sala Tirreno in via Bicocchi 53 a Follonica.
Ecco tutti i dettagli degli eventi in programma:
Sabato 25 ottobre alle 17.30 e 21.30 sarà in programma, in anteprima provinciale, la proiezione del film “Tutto quello che resta di te” diretto dalla regista giordana-palestinese-americana Cherien Dabis. Presentato al Sundance Film Festival, il film è stato scelto dalla Giordania per rappresentare il suo Paese agli Academy Awards 2026 nella categoria Miglior Film Internazionale.
Saranno ospiti dell’evento la vicepresidente e la referente di Progetto Rifqa Odv, Elisa Battistini e Chiara Quici, mentre il Team Rifqa sarà collegato in diretta video da Gaza.
Sabato 8 novembre alle ore 17.30 e 21.30 sarà proiettato, in anteprima provinciale, il film “Put your soul on your hand and walk” diretto dalla regista iraniana Sepideh Farsi, con protagonista la fotoreporter palestinese Fatma Hassona. Fatma ha perso la vita lo scorso 16 aprile, per i colpi di un attacco missilistico, il giorno dopo aver saputo che il progetto filmico che stava portando avanti con la regista Sepideh Farsi sarebbe stato presentato al Festival di Cannes. Il film è stato dunque presentato al Festival di Cannes 2025 e parteciperà tra pochi alla Festa del Cinema di Roma.
Ospiti dell’evento saranno Giulia Torrini, presidente di “Un Ponte Per”, e Sharif Hamad, palestinese di Gaza e collaboratore di “Un Ponte Per”.
Ci sarà anche un collegamento speciale in diretta da Gaza, a cui interverrà Rania Zohud, del team Progetto Rifqa.
“Se muoio, voglio una morte rumorosa, che sia sentita da tutto il mondo” diceva Fatima Hassouna, che per 18 mesi aveva documentato con le sue foto la distruzione di Gaza ed aveva vissuto in prima persona quello che vivono quotidianamente gli abitanti della Striscia. 11 membri della sua famiglia erano stati uccisi nel 2024. “Non avrei mai immaginato che un’intera famiglia potesse essere spazzata via”, diceva.
“Put your soul on your hand and walk” racconta l’incontro, a distanza, tra la regista iraniana Sepideh Farsi, in esilio a Parigi, e Fatma, che da Gaza documentava con coraggio l’assedio della sua terra.
Il ricavato del Festival sarà devoluto a “Progetto Rifqa Odv” e “Un Ponte Per” – che collaborano attivamente alla realizzazione del Festival.
“Progetto Rifqa Odv” un’organizzazione di volontariato che ha l’obiettivo di aiutare le persone in Palestina, in particolare a Gaza, fornendo beni di prima necessità come cibo, acqua, kit igienici, supporto psicologico e assistenza sanitaria per bambini, donne e anziani. L’associazione collabora con persone locali fidate per garantire che gli aiuti siano mirati e rispondano alle reali esigenze della popolazione, mantenendo un contatto diretto con il territorio.
Un “Ponte Per” da oltre 30 anni opera in Medio Oriente, Nord Africa e nei Balcani con programmi di cooperazione e solidarietà internazionale per promuovere pace e diritti umani e per prevenire nuovi conflitti. L’associazione ha realizzato negli anni progetti educativi, sanitari, umanitari, culturali, di costruzione del dialogo e della coesione sociale.

