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Giorno della memoria: gli ebrei internati a Castel del Piano. Storie segrete ritrovate

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CASTEL DEL PIANO – Il Comune di Castel del Piano in occasione della ricorrenza del Giorno della memoria 2020 vuol “ricordare una storia rimasta a lungo sommersa negli archivi e della quale non sono conosciuti i profili storici e che hanno visto come protagonista proprio Castel del Piano” così, in una nota Renzo Rossi assessore alla cultura di Castel del Piano.

“La storia che si vuole raccontare, in un’ottica di ricerca ed approfondimento storico è quella degli internati ebrei in Italia i quali convissero forzatamente, nel periodo tra il 1940 e il 1944, proprio a Castel del Piano. Una storia particolare e misconosciuta di cui siamo venuti a conoscenza e di cui era impossibile non poter approfondirne lo studio, tanto è interessante e colma di spunti di studio e di potenziale ricerca. Esiste infatti un elenco di nomi di persone, di ebrei, in particolare jugoslavi, che ebbero come sede di internamento  proprio Castel del Piano”. continua l’assessore. E da lì è partita la ricerca di cui si parlerà nel Convegno del prossimo 25 gennaio.

“Con l’espressione ‘ebrei stranieri’ la burocrazia fascista indicava: a) gli ebrei di varia nazionalità che si erano stabiliti in Italia per motivi di lavoro, di studio o altro; b) ebrei profughi che speravano di poter partire verso altri paesi per sfuggire alle persecuzioni in atto nell’Europa centro orientale. Fino al 1936 il governo fascista consentì l’ingresso in Italia di ebrei stranieri, ma già nei mesi successivi iniziò la sorveglianza nei loro confronti. Nel settembre del 1938 fu revocata la cittadinanza italiana a quelli che l’avevano acquisita dopo il 1919, fu proibito l’ingresso dei profughi e fu stabilito per decreto che tutti avrebbero dovuto lasciare l’Italia. Nel giugno del 1940, con l’entrata in guerra dell’Italia quelli che non erano riusciti a partire furono internati in campi appositamente costruiti in alcune regioni del centro Italia. Durante la guerra, furono internati diversi gruppi di profughi, in maggioranza provenienti dalla Jugoslavia occupata”.

“Testimonianze di queste vite senza diritti, appese a un foglio, a un timbro, a una firma e che ci viene restituita proprio dai documenti conservati negli archivi. Il 25 gennaio alle ore 16,30 presso la sala del Consiglio Comunale del comune di  Castel del Piano, dei ricercatori storici e giuridici, Anna Pizzuti ricercatrice storica e curatrice dell’archivio degli internamenti bellici e Luca Jacopo Salvadori ricercatore di Storia del diritto dell’Università di Siena, ci aiuteranno a svelare queste storie segrete e che ci condurranno, attraverso la loro formazione e conoscenza, nel percorso sempre virtuoso della memoria.” conclude Renzo Rossi

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