SCANSANO – Pomonte, nel distretto vitivinicolo del Morellino di Scansano, accoglie l’incontro “1, 10, 100 storie” organizzato all’interno di altre manifestazioni in programma relative al terzo memorial delle sorelle Meciani.
L’evento si svolgerà domenica 7 luglio alle 16.30 in collaborazione con l’Auser Scansano, associazione di volontariato per servizi sociali di solidarietà, e il “Gruppo Peppino Impastato” del “Movimento Agende Rosse”. A seguire verrà inaugurato il “Giardino della Legalità” dedicato a Pio La Torre, un costruttore di democrazia, giustizia e difesa degli ultimi, conosciuto per la legge che porta il suo nome e che non appena promulgata decretò la sua morte ad opera della mafia. Marzia Maestrello, una delle componenti del Movimento, responsabile del settore scuola-comunicazione, ha invitato come ospite d’onore per l’occasione Franco La Torre, figlio di Pio, attivista e ambientalista italiano, pacifista e cooperatore internazionale, che parlerà del padre, della sua eredità morale e della sua vicenda estremamente attuale, esempio di coraggio antimafia.
Il “Gruppo Peppino Impastato” racconterà invece le storie della piccola Vincenza La Fata, morta nella strage di Portella della Ginestra nel 1947, di Placido Rizzotto e del tredicenne Giuseppe Letizia che assistette all’omicidio, di Peppino Impastato, di Antonio Montinaro e Emanuela Loi agenti di scorta rispettivamente di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, del piccolo Giuseppe di Matteo: vittime innocenti delle stragi di mafia.
Il progetto di creare dei piccoli giardini della legalità in ogni frazione del comune di Scansano è stato avviato nel 2023 grazie all’Auser Scansano con la collaborazione dell’amministrazione del comune e il coinvolgimento delle pro-loco e altre associazioni locali: il 7 luglio interverrà anche l’Anpi Scansano e il comitato provinciale Anpi Grosseto “Norma Parenti” e verranno messe a dimora piante di ginestra e di melograno.
Il “Movimento nazionale delle Agende Rosse” sorse su impulso di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. Tramite le piante dislocate in questi giardini e tramite le tracce di memoria rivitalizzate dai racconta storie del “Gruppo Peppino Impastato”, i componenti del “Movimento Agende Rosse” cercano di portare avanti in tutta Italia un processo di cambiamento nella mente e nel cuore, in chiave antimafia. “Li avete uccisi ma non vi siete accorti che erano semi” (citazione da wikimafia). Questo è anche l’intento del gruppo che a Grosseto è nato nel 2014 grazie a Maura Franco, Nicola Ombronelli, Francesco Bertelli, Marzia Maestrello e a Elio Irudal, il responsabile locale. Nel corso degli anni si sono aggiunte numerose altre persone.
Un altro evento in memoria di Paolo Borsellino si svolgerà in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio il 18 /19 luglio, a Marina di Grosseto, presso la sala riunioni e conferenze della ex circoscrizione in via Granducato di Grosseto, 7, luogo dove verrà allestita la mostra “1, 10, 100 agende rosse… quale democrazia”, con proiezione documentaria e dibattito.
Per fare parte del gruppo e per conoscere le altre iniziative si può scrivere all’indirizzo e-mail [email protected]