MASSA MARITTIMA – Quaranta disegni sul patrimonio di archeologia industriale delle Colline Metallifere e della Val di Cornia, realizzati dal vero da Dino Petri. Un lavoro di ricerca lungo più di venti anni, in mostra al Museo di San Pietro all’Orto in corso Diaz 36 a Massa Marittima dal 24 marzo al 25 giugno. L’inaugurazione si terrà venerdì 24 marzo, alle 17 e 30.
Collegate al progetto espositivo, durante i mesi in cui l’esposizione rimane aperta, saranno organizzate visite guidate alla mostra, escursioni sul territorio tra miniere e ferriere, laboratori didattici di disegno dal vero per bambini, incontri pubblici in collaborazione con la cooperativa Zoe.
«Fonderie e ferriere dell’Alta Maremma – dichiarano gli organizzatori – è un progetto artistico originale, nato dall’amore per la propria terra e la storia locale, insieme alla sensibilità artistica che contraddistingue la figura di Dino Petri. Più di vent’anni fa, “armato” di carta da disegno, pastelli, carboncini e falcetto, Petri ha prima mappato e poi percorso il territorio andando a scoprire, e poi a rappresentare dal vero, le meraviglie che quest’area possiede e che spesso cela».
«Il risultato sono i 40 disegni, ora in mostra a Massa Marittima, che nel corso degli anni hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sul patrimonio presente in questa parte di Toscana. Un percorso a cui hanno contribuito, con i loro testi, studiosi come Ivan Tognarini, Bruno Santi, Angela Quattrucci, Silvia Guideri, Luisa Dallai. L’esposizione al museo di San Pietro all’Orto nasce grazie al contributo e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale di Massa Marittima. Tra gli enti che da sempre hanno supportato il progetto si conferma anche quest’anno il Fai Toscana e la Delegazione Fai Grosseto, nell’ambito delle Giornate di Primavera 2023. Intorno alla mostra è inoltre proposto un ciclo di incontri sulle tematiche e i territori che i disegni interessano, insieme a escursioni nei luoghi, visite guidate alla mostra, laboratori di disegno dal vero».
Profilo storico
L’area settentrionale della Maremma ha visto da secoli l’attività estrattiva e di trasformazione come elemento cardine dell’economia e della società. Già gli etruschi estraevano e lavoravano i metalli; dall’Isola d’Elba, al Golfo di Baratti fino alle sponde del lago dell’Accesa. L’attività mineraria e metallurgica è divenuta poi protagonista nell’alto medioevo, a Massa Marittima, nei castelli minerari delle colline circostanti, nelle fonderie di Accesa e Valpiana, nella Rocca di San Silvestro. ll percorso storico attraversa i secoli, le fonderie valpianesi si espandono grazie alle politiche di sviluppo dei Medici, che qui creano un primo villaggio pre-industriale, e successivamente con i Lorena, che sperimentano le tecnologie che daranno poi vita all’area industriale di Follonica. Di fatto tutta la storia della Toscana è qui presente, attraverso il lavoro, i manufatti e gli edifici che l’hanno reso possibile.
Un viaggio nel tempo lungo due millenni, dai forni etruschi del golfo di Baratti all’altoforno Afo 1 di Piombino. Una memoria storica fondamentale, un patrimonio architettonico, artistico, sociale, da salvaguardare, mantenere, valorizzare.
Orari di apertura: fino al 31 marzo sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17; dal 1 aprile al 25 giugno dalle 9:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 18; chiuso il lunedì. Per informazioni: 0566 906525 [email protected]