MAGLIANO IN TOSCANA – L’associazione culturale Arti in corso dal 2 agosto ospita nella galleria nel cuore del borgo di Magliano in Toscana una mostra molto particolare e interessante.
“Essere nido” nasce dalla collaborazione di due raffinate artiste: Simonetta Riccardini e la ceramista Fanette Cardinali. Purtoppo Simonetta Riccardini, a poco più di un mese dall’inaugurazione, è venuta a mancare per una grave malattia che l’aveva colpita qualche anno fa. Aveva preparato con molta cura e passione questa mostra, la seconda presso la galleria Arti in corso. Per volontà della famiglia, per desiderio di Fanette Cardinali e dell’associazione Arti in corso, “Essere nido” diventa un omaggio in memoria di Simonetta.
La mostra si potrà visitare nello spazio espositivo Arti in corso, in piazza del Popolo 4 da 2 all’11 agosto, h 19.00 – 23.00.
Inaugurazione: venerdì 2 agosto, h 19.00. La mostra è patrocinata dal Comune di Magliano in Toscana.
Le due artiste, di diversa provenienza e con linguaggi artistici diversi, si incontrano per declinare un concetto comune: essere nido. Partendo dalla definizione stessa di nido, come luogo reale o metaforico accogliente in cui un essere vivente ha la possibilità di crescere e di sviluppare le sue potenzialità, attraverso i loro percorsi artistici giungono ad estendere tale concetto alla complessità della realtà contemporanea, sia in ambito naturale che umano, per indagare che cosa significhi divenire, farsi, essere nido.
L’intento di Cardinali è che una forza si liberi dai suoi nidi in ceramica. Utilizzando un linguaggio stilistico nitido e lineare, ispirato ai nidi delle vespe muratrici, le sue realizzazioni ci portano a un’essenza naturale e architettonica del nido fatta di memoria ancestrale, di colori di terre, di minerali caduti e fusi, di vegetazione e di humus: una materia minerale e geologica reinventata che diviene poesia della scultura “naturale” e nuovo paesaggio di piccoli universi modellati.
Riccardini si affida alla geometria della tela di pannolini mestruali per definire uno spazio accogliente entro cui si muovono delle uova d’oro, dei semi che sono in potenza tutto, l’emblema dello stato metamorfico: l’uovo non è una vita vera e propria, ma contiene tutti gli elementi essenziali per potersi trasformare in essa se accudito e custodito nel modo appropriato. Questo può essere esteso a tutti gli esseri sia animali, tra cui anche gli esseri umani, sia vegetali.
Le opere delle due artiste ben dialogano fra di loro, creando un’atmosfera che attinge alla sobrietà, alla profondità spirituale e all’eleganza orientali.
Simonetta Riccardini (Città di Castello 5 dicembre 1969, Città di Castello 16 giugno 2024), dopo un’esperienza nell’ambito del restauro di opere d’arte, si è laureata in Lettere con indirizzo storico artistico all’Università di Perugia. Ha intrapreso un percorso artistico che l’ha portata a partecipare a numerose esposizioni in gallerie italiane e in spazi pubblici e a collaborazioni con istituzioni pubbliche. Si è anche dedicata alla ricerca in ambito storico artistico con la pubblicazione di saggi ed articoli dal Rinascimento all’arte contemporanea. Nell’agosto 2022 ha esposto da Arti in corso “Multi/Trans/Uni verso”, una serie di opere sul tema delle relazioni e degli infiniti scenari che esse aprono.
Fanette Cardinali, figlia d’arte, in Alto Casentino e precisamente alla Rocca della Verna, ha ripreso nel 1984 lo studio di ceramica del padre Franco, iscritto alla scuola di Parigi. Nei suoi viaggi nei vari continenti ha incontrato ceramisti, con cui sono nate esperienze e condivisioni molto proficue. Ha seguito vari stages di ceramica a Faenza e da subito ha compreso che il suo interesse era sulle terre, sulla parte materica e poetica e sulla storia antropologica della ceramica. Il suo percorso è basato su un’estetica intimista, sulla ricerca del sé e della rivelazione della materia stessa. Si concentra sempre più sulle sculture, sulle installazioni, sul lavoro artistico.