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Ecco come sfruttare le potenzialità della mente: incontro in biblioteca

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Merigar
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ARCIDOSSO – Doppio appuntamento con i “Racconti in biblioteca e oltre”, organizzati dalla comunità Dzogchen di Merigar in collaborazione con il Comune di Arcidosso. In due diverse location, la sala consiliare ad Arcidosso e la Biblioteca a Merigar, si affronteranno due temi interessantissimi.

Giovedì 30 maggio alle 18, nella sala consiliare del Comune di Arcidosso, Elio Guarisco affronterà il tema della mente distratta e di come superarla. “La nostra capacità di portare a compimento le nostre mete efficacemente dipende da un insieme di abilità cognitive che includono attenzione, memoria e gestione dei nostri obiettivi – spiega Guarisco -. Tuttavia il nostro controllo cognitivo è in realtà limitato e non si discosta troppo da quello osservabile nei primati. Abbiamo infatti una limitata capacità di distribuire, dividere e sostenere l’attenzione, di tenere in mente informazioni dettagliate e di spostarci rapidamente tra obiettivi diversi, ovvero: la nostra mente si distrae. Negli anni, molti studi scientifici hanno rivelato i mutamenti che avvengono nel cervello a seguito di training sulla mindfulness; questi studi rivelano, tramite tecniche tecnologiche avanzate, come la mindfulness o presenza della mente sia un mezzo efficace per rimediare alla mente distratta e non solo”.

Elio Guarisco è insegnante di meditazione e traduttore dal tibetano, fluente sia nel tibetano colloquiale che nel tibetano classico. Ha studiato prima in Svizzera per 10 anni, imparando questa lingua e approfondendo la propria conoscenza della filosofia e della meditazione. Poi, invitato da Kalu Rinpoche in India a Darjeeling, ha lavorato per vent’anni alla traduzione di una grande enciclopedia del sapere Indo-Tibetano, conosciuta come Sheja Kunkhyab (Shes bya kun khyab). Sin dal 2003, Elio è uno dei traduttori principali del progetto Ka-ter, lanciato dall’Istituto Shang Shung per la traduzione di antichi testi dell’insegnamento Dzogchen, e ha condotto training per traduttori dalla lingua tibetana.

Sabato 1 giugno, alle 18, presso la Biblioteca di Merigar, è invece la volta di Steven Landsberg che ci condurrà in un viaggio a ritroso, quello che lo portò in India, negli anni sessanta, alla scoperta del dharma.

“Studiare il dharma in India negli anni ’60 era molto diverso da oggi – racconta Landsberg -. I tibetani e i loro emblematici maestri erano appena arrivati e gli occidentali stavano iniziando a viaggiare in India e Nepal alla ricerca di qualcosa che andasse oltre la loro visione materialista. Fu questa incredibile coincidenza che alla fine maturò nella diffusione e nello sviluppo del buddismo tibetano e dello Dzogchen in tutto il mondo”.

Steven Landsberg ha studiato per decenni con maestri buddisti di tradizione tibetana ed è stato allievo di Chögyal Namkhai Norbu fin dai primi anni ’80. Negli ultimi dieci anni ha viaggiato molto nelle Americhe e in Europa dando istruzioni sulla presenza consapevole e altre pratiche relative alla nostra libertà interiore. È anche un esperto musicista di musica classica indiana e ha suonato sia il Sitar che il Surbahar di fronte a un pubblico internazionale.

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