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“Due donne in viaggio”: a Massa Marittima la mostra fotografica di Olimpia Hruska e Ewa Mari Johansson

Evento Terminato

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donne masai Africa foto di Ewa-Mari Johansson
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MASSA MARITTIMA – Apre i battenti venerdì 9 luglio, alle 17, la mostra fotografica allestita nella biblioteca comunale di Massa Marittima dal titolo “Due donne in viaggio”, organizzata dall’archivio contemporaneo stampa d’arte fotografica, in collaborazione con il Comune di Massa Marittima. In esposizione i bellissimi scatti fotografici di due professioniste di caratura internazionale: Olimpia Hruska ed Ewa Mari Johansson. Olimpia Hruska, che sarà presente all’inaugurazione venerdì 9 luglio, alle 17, propone in questa esposizione una prima assoluta: le fotografie che ha scattato tra il 1976 e il 1977 relative al periodo che ha vissuto nella tribù indigena messicana Tarahumara, a Nogorachic. Si tratta di foto inedite, mai esposte prima di questa mostra e solo in parte archiviate nella prima versione di stampa su carta baritata. La fotografa svedese Ewa Mari Johansson propone invece per questa mostra delle immagini scattate durante un viaggio del 2006, alle donne Maasai, che ha ritratto in pose da modelle. Queste foto dimostrano la capacità di Ewa Mari Johansson, come fotografa di moda, di cogliere in una immagine la bellezza del corpo femminile. Il suo lavoro ha ricevuto apprezzamenti da Victoria Mwakasege, ambasciatrice della Tanzania. Le immagini in esposizione sono tratte dalla grande mostra “Mama Maasai” che è stata presentata al museo etnografico di Stoccolma e rientrano in un progetto finalizzato alla raccolta fondi per aiutare le ragazze Maasai a continuare gli studi.

L’esposizione è a ingresso libero e sarà visitabile fino al 31 dicembre 2021 nei giorni e orari di apertura al pubblico della biblioteca comunale, che in estate sono: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19 e il giovedì e sabato dalle 9 alle 13.

“Questa mostra fotografica ci racconta mondi sconosciuti e lontani – commentano Irene Marconi assessore comunale alla Cultura e Roberta Pieraccioli direttrice della Biblioteca e dei Musei di Maremma – di grande interesse artistico ed etnografico, per una conoscenza dell’altro indispensabile nella nostra società. Su espressa richiesta di una delle due artiste viene per la prima volta utilizzato per questo genere di iniziative lo spazio espositivo della biblioteca di solito riservato alle mostre bibliografiche. Massa Marittima ha una lunga tradizione negli eventi legati alla fotografia con Toscana Foto Festival dal 1980 al 2016 e successivamente con la fotografia stenopeica che ha portato ospiti internazionali in città. Questa nuova esposizione rappresenta per Massa Marittima una ripartenza dopo un lungo fermo degli eventi nel settore della fotografia. Ringraziamo Olimpia Hruska ed Ewa Mari Johansson per aver portato la loro arte nella città del Balestro e l’archivio Acsaf di Cesare Bossi che ha fatto da tramite con le artiste.”

Nel corso dell’anno sono previsti degli incontri in biblioteca con la partecipazione delle autrici per approfondire la conoscenza del loro lavoro. Sulla mostra è stato stampato anche un catalogo con un interessante testo di Olimpia Hruska che illustra aspetti della vita di Tarahumara.

Olimpia Hruska nata a Milano, ha sempre dedicato il suo lavoro alla pittura e al disegno. Negli anni 1969-1970 si iscrive all’ENSAV, La Cambre, scuola di Arti Visive a Bruxelles che presto abbandona per seguire l’insegnamento di Lila De Nobili e di Yannis Tsaroukis a Parigi. Dal 1971 al 1973 espone alla Kunsthalle dell’università di Amburgo e al Baadischer Kunstverein di Karlsruhe. Nel 1972 è cofondatrice del Fondo Montfaucon, acquisito dal Musèe d’Art Contemporain de la Haute-Vienne, Chateau de Rochechouart.

Pubblica il libro ‘Yellow Book’. Nel 1975 per 18 mesi compie un viaggio nella Sierra Madre ( Chihuahua,Messico). Dall’osservazione della vita dei Tarahumara, influenzata da A. Artaud, produce un cortometraggio. Nel 1978 rientra in Italia. Nel novembre 1980 espone alla Galleria Schubert in via Bagutta a Milano. Nel 1982, scopre la Toscana. Il legame con Parigi però non si allenta e nel 1985 su consiglio di Lila De Nobili apprende ad un corso dell’ ENSBA la tecnica Wacker, un modo antico (1400) di dipingere a olio.  Nel 1989 è pittore di scena a Charleston (SouthCarolina) per il Festival dei 2 Mondi di Giancarlo Menotti nell’opera ‘ Le Nozze di Figaro ‘ di A. Mozart.

Nel maggio 2001 espone al Nord-Est Cafè di Milano ‘ Paesaggi Extra-territoriali ‘ e nel novembre 2003 a Palazzo Casali a Cortona ‘Passeggiate a Cortona’.

Dal 2010 si sta dedicando all’applicazione di una tecnica originale di colorazione a olio di stampe bianconero digitali.

Ewa-Mari Johansson, nata a Solveborg in Svezia, si è formata alla New School di New York e alla UCLA di Los Angeles, studiando regia, produzione televisiva, fotografia e tecnica della camera oscura, e poi lavorando come assistant director presso Arnold Eagle, collaboratore di Man Ray.

Ha avuto una lunga carriera professionale come fotografa di moda, pubblicando sulle più importanti riviste del settore. Ha fatto seguito un percorso di insegnamento alla Berghs School di Stoccolma. Il corpo umano è stato il motivo centrale di tutto il suo lavoro professionale. Il fatto che lei conosca esattamente come porsi da entrambi i lati della macchina fotografica, essendo stata anche una modella, ha un forte impatto sul rapporto con le persone che si trovano di fronte all’obiettivo. Nel 1992 ha esposto per la prima volta i suoi lavori alla Galleria il Diaframma di Milano, nella mostra ‘ lo Scaghero presenta’.

In seguito è stata invitata a partecipare alla mostra ‘Itinerarium’, progetto espositivo di Fiesole Musei. Da allora ha sempre esposto in diversi luoghi in Europa e i suoi lavori sono stati acquisiti da collezionisti di tutto il mondo.

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