GROSSETO – Un linguaggio diverso dal solito per raccontare Luciano Bianciardi, scrittore, traduttore, grande personalità del Novecento. Oltre a convegni, giornate di studio e incontri dedicati ai vari aspetti dell’opera dell’intellettuale grossetano, per il suo centenario la Fondazione Bianciardi ha pensato anche alla creazione di un fumetto.
Il graphic novel “Bianciardi” sarà presentato sabato 18 febbraio alle ore 17 al Comix Café di Grosseto, in piazza San Michele. Il romanzo a fumetti è stato pubblicato dalla casa editrice Kleiner Flug, grazie al contributo di Fondazione Cr Firenze, Regione Toscana, Fondazione Luciano Bianciardi.
Niccolò Testi, superando le molte genericità che segnano la memoria complessiva di Bianciardi, ha sceneggiato per Giulio Ferrara, fumettista grossetano attento nel cogliere la personalità, il lato quotidiano, umano, del grande scrittore del Novecento. Lettering e impaginazione sono a cura di Dan Cutali e Alessio D’Uva. Alla presentazione, oltre agli autori, interverranno Massimiliano Marcucci e Lucia Matergi, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Bianciardi; lo studioso e critico Stefano Adami, a cui si deve il soggetto dell’opera. Modererà Michele Gandolfi.
Kleiner Flug è una casa editrice fiorentina specializzata in graphic novel con al centro le biografie di artisti illustri, personaggi storici e adattamenti letterari e teatrali. I suoi libri sono presenti nei maggiori bookshop d’Italia.
Le iniziative per il centenario di Luciano Bianciardi, nato a Grosseto il 14 dicembre 1922, non si sono fermate con la fine del 2022. Infatti il ministero della Cultura ha prolungato per tutto il 2023 l’attività del Comitato nazionale per il Centenario, di cui la Fondazione Bianciardi è il motore principale. Un’anticipazione del graphic novel è stata data durante il convegno “Luciano Bianciardi – Infinite scritture”, che si è tenuto la scorsa settimana a Montecitorio; evento promosso dal deputato Marco Simiani in collaborazione con la Fondazione Bianciardi. Una cornice di prestigio significativa per togliere l’icona di Bianciardi dall’aura di scrittore locale e sancire la sua dimensione allargata, la sua caratura nazionale.