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Alla Leopolda le giullarate del “Mistero buffo” di Dario Fo

Evento Terminato

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Fonderia Leopolda
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FOLLONICA – Appuntamento da non perdere lunedì 10 luglio alle ore 21, al teatro Fonderia Leopolda con le prove aperte al pubblico di “Mistero Buffo”, l’opera del grande Dario Fo, interpretata da Matthias Martelli con la regia di Eugenio Allegri, direttore artistico del teatro Leopolda.

Mistero Buffo” è irrimediabilmente legato alla figura del suo autore-attore, tanto che sembra impossibile riproporlo senza la sua presenza sulla scena.

Eugenio Allegri, regista di questo spettacolo e direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda, ha voluto riportare in vita “Mistero Buffo” restando fedele all’interpretazione di Dario Fo e alla tradizione giullaresca da lui riscoperta, con un’interpretazione fedele ma allo stesso tempo il più possibile personale.

Fin dall’inizio di questo percorso, è stato coinvolto lo stesso Dario Fo, il quale ha richiesto un video di una delle giullarate prima di concedere il permesso ufficiale; il video è stato realizzato lo scorso 30 agosto e il permesso ufficiale è arrivato il 3 ottobre, dieci giorni prima della morte di Dario Fo.

Ora, il teatro fisico e le acrobazie vocali si fondono in un’unione innovativa che permette di reinterpretare le “giullarate” di “Mistero Buffo” facendo leva sulle prerogative attoriali di Matthias Martelli, attore trentenne con all’attivo diversi premi, oltre che un’ esperienza non solo nei teatri ma anche nelle piazze di tutta Italia.

A governare registicamente la verve artistica di questo giovane attore è l’esperienza di Eugenio Allegri, attore e regista legato alla Commedia dell’Arte, alla lezione di Lecoq e naturalmente affine al lavoro di Dario Fo, con il quale ha più volte lavorato. 

Il lavoro comprende le seguenti giullarate: Bonifacio VIII, Le Nozze di Cana, Il primo miracolo di Gesù bambino, La resurrezione di Lazzaro, messe in scena restituendo l’ uso del grammelot modulato sulle differenti abilità vocali dell’attore, con una drammaturgia capace di restituire in chiave contemporanea le celebri “introduzioni alle giullarate” di Fo, costruendo in questo modo una satira nuova, che combini la corrosività delle parodie giullaresche con i temi del mondo moderno.

Ingresso libero.

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