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Al via la mostra “Focarili e falò rituali nell’Amiata e nelle Maremme della Toscana”

Evento Terminato

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Museo delle Clarisse
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GROSSETO – Una serie di iniziative sul tema del fuoco stanno per essere realizzate dall’associazione Opificio delle Idee per Grosseto, in coorganizzazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Grosseto e in collaborazione con “Archipenzolo” di Edo Galli, l’associazione dei fumisti e spazzacamini d’Italia ANFUS, l’Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma, il Museo Archeologico e d’arte della Maremma, nel periodo dal 7 dicembre al 6 gennaio, al Centro Culturale Espositivo “Le Clarisse”, in via Vinzaglio, nel centro storico di Grosseto.

Si tratta di una mostra documentaria suddivisa in due parti: la prima è il risultato di un’indagine etnografica sull’uso del fuoco e del focolare tradizionale in Toscana, basata sugli archivi fotografici storici, mentre l’altra rappresenta l’uso rituale del fuoco in Maremma e nell’Amiata, attraverso gli Archivi di Roberto Ferretti e Alessandro Giustarini. I pannelli riproducono, oltre alle fotografie della casa colonica e particolarmente delle ampie cucine dotate di facarile, i diversi linguaggi utilizzati dai ricercatori, riportando inoltre alcuni brani della narrativa popolare, con alcuni spaccati della storia del territorio. La mostra si sviluppa su ventidue pannelli fotografici e testuali che illustrano lo sviluppo e le forme del focolare da quello arcaico al medioevo, fino a oggi, e nelle varie tipologie di abitazione contadina toscana. La mostra è corredata da molteplici oggetti della cultura materiale, due plastici che rappresentano una capanna etrusca e una di pastori che facevano la transumanza (parte del materiale espositivo è contenuto nel Museo Archeologico e in caso di approvazione del progetto sarebbe da prendere in prestito), alcuni filmati sul restauro e la costruzione del focolare contemporaneo saranno proiettati attraverso una postazione multimediale.

Taglio del nastro il 7 dicembre alla presenza del Sindaco e dell’Assessore Luca Agresti, brindisi con vino biologico di MaremmaAlta e assaggio di salumi di cinta senese dell’Azienda Agricola Casetta Santini.

Nel corso della mostra saranno realizzate altre iniziative: venerdì 15, nel pomeriggio, nella sala conferenze al primo piano dello stesso edificio, si terrà un convegno di studi sui riti del fuoco in Maremma (e altrove), al quale interverranno studiosi locali e professori universitari, fra i quali Fabio Mugnaini, antropologo dell’Università di Siena, Alessandro Marchini, astrofisico che interverrà sul rapporto fra i riti di passaggio e la posizione della terra rispetto agli astri. Interverranno anche gli archeologi Riccardo Chessa e il medioevalista Alessandro Fichera, oltre a Sandro Bani, Direttore della Scuola FUSPA di ANFUS.

Il giorno successivo alla Sala Convegni della CNA di Grosseto, in via Giordania, si terrà il convegno tecnico Criteri e norme per la progettazione di impianti a Biomasse legnose, durante il quale saranno trattati i temi della sicurezza e le buone pratiche, del risanamento energetico e del conto termico, saranno commentate le normative che regolano gli interventi e il libretto di impianto gli interventi per incendio della canna fumaria.

Al termine avrà luogo il Raduno degli Spazzacamini Anfus, l’Associazione nazionale dei fumisti e degli spazzacamini, che daranno una dimostrazione pratica di intervento di manutenzione di un impianto, con la partecipazione dei Vigili del Fuoco.

Domenica 17 dicembre, sarà presentato il catalogo della mostra stessa, curato da Edo Galli e Giulio Bardi. Il volume conterrà una parte introduttiva sulla ricerca svolta e sul fuoco nella cultura popolare e presso le popolazioni etnografiche, una parte centrale con le immagini d’epoca (foto in B/N-grigi), didascalie e commenti e infine un’appendice fotografica contemporanea a colori. Saranno presenti gli editori Mario Papalini di Effigi e Barbara Bonari dell’Opificio.

La mattina del 20 dicembre sarà presentato un progetto didattico realizzato dalla Cooperativa Uscita di Sicurezza e dal Liceo Artistico di Grosseto: il fornello pirolitico per il Monzambico. Intervengono Anna Rita Frate e Mario Santi. Sarà proiettato il documento filmato “La rivoluzione verde parte dal fornello” a cura dei ragazzi del liceo.

La sera del 20 dicembre, presso il ristorante Casetta Santini di Sticciano Scalo, Mauro Ristici, delegato italiano dell’Accademia della Cucina, spiegherà i benefici di una lenta cottura a legna, al focarile da cucina del Ristorante. I commensali potranno degustare carne di cinta senese, vacca maremmana, limousin a chilometro zero, prodotti dalla stessa azienda.

A conclusione dell’intera iniziativa, il 6 gennaio sarà costruita una catasta o pira all’uso della montagna amiatina, e nel pomeriggio, l’accensione della catasta con cottura dei fischietti augurali al “Falò delle befane”, a cura dell’Associazione Briganti della Maremma.

L’intera iniziativa è legata al programma di Opificio delle Idee per Grosseto denominato “I quattro elementi”, che fa riferimento a tutto ciò che fin dall’origine del pensiero occidentale, con la nascita della filosofia, ha fatto irruzione nella mente umana. L’uomo ha iniziato a farsi domande sulla natura proprio a partire da ciò che fin dal principio ha individuato come gli elementi fondamentali che costituiscono il reale: fuoco, acqua, terra e aria. Se la terra e l’acqua hanno costituito i primi luoghi abitati, con i villaggi palafitticoli e gli insediamenti rupestri sempre non troppo distanti dall’acqua, e l’aria costituisce una recente conquista umana, ormai superata dalle missioni spaziali, il fuoco è l’elemento che per primo e più a lungo ha incuriosito e stimolato la fantasia, con il mito olimpico del furto del fuoco agli dei, e consentendo, nelle società etnografiche, il discrimine fra natura e cultura. Il passaggio dallo stato di natura a quello di cultura è avvenuto attraverso l’acquisizione del controllo del fuoco, utilizzato non solo come fonte di riscaldamento, ma soprattutto come mezzo per la cottura dei cibi.

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