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Giustizia per il correntista! Il giudice annulla tutte le spese e le commissioni del conto corrente

Giustizia per il correntista! Il giudice annulla tutte le spese e le commissioni del conto corrente

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Intervistiamo il Dottor Antonio Suero, uno dei maggiori esperti a livello nazionale sul mondo del contezioso bancario, nonché Presidente dell’associazione AS Finanza&Consumo.

Dott. Suero ci spieghi meglio l’importanza di questa Sentenza? È decisamente importante per tutti i correntisti. Vede, molti imprenditori hanno dei rapporti con gli istituti di credito da molti anni e spesso, quando si ritrovano a dover far analizzare i propri prodotti bancari, non dispongono del contratto iniziale di stipula. Tale documentazione viene richiesta dai nostri legali ex art.119 del Testo Unico Bancario e, laddove la banca entro 90 giorni non riesca a fornire il contratto o a dimostrare la forma scritta del rapporto, il contratto stesso è nullo. Ci sono state alcune sentenze che imputavano l’onere della prova scritta al correntista, determinando un palese svantaggio ai danni del cliente che, come spiegavo, spesso non ha accortezza nell’archiviazione della documentazione in suo possesso.

In tale specifico caso, il contenzioso riguardava un conto corrente di un imprenditore contro un istituto di credito, durante il quale il Giudice ha evidenziato la mancanza in atti sia del contratto di apertura di conto corrente sia dei contratti di affidamento. Di conseguenza, è stato effettuato il ricalcolo del rapporto, non applicando alcuna capitalizzazione, bensì applicando il tasso legale sia per gli interessi attivi sia per gli interessi passivi, stornando dal conteggio tutti gli addebiti a titolo di spese, commissioni e CMS.

L’art. 117, co 1, del T.U.B. prevede espressamente che i contratti bancari «sono redatti per iscritto». Il comma 3 della medesima norma, aggiunge poi che «nel caso di inosservanza della forma prescritta il contratto è nullo».

Questi principi sono stati riaffermati dal Tribunale di Roma, il quale ha anche evidenziato che, nel caso in cui il correntista eccepisca la mancata stipulazione per iscritto del contratto di apertura del rapporto, è onere della banca dimostrare il rispetto della forma prescritta dalla legge.

Il saldo è stato, quindi, rideterminato (confermando i risultati della perizia), espungendo tutti gli addebiti e tutti gli accrediti, effettuati in costanza di rapporto, a titolo di interessi, spese, commissioni, capitalizzazione e calcolando sulle somme, sia a credito sia a debito, i soli interessi al tasso legale dalla data di inizio del rapporto.

Il correntista ha conseguito un risultato positivo ottenendo la restituzione di tutte le somme che erano state indebitamente percepite dalla Banca.

Info e contatti: ASFinanza&Consumo
Sito: www.asfinanza.com
Facebook: asfinanza&consumo
@mail: [email protected]
[email protected]
+393881841916

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