GROSSETO – Il 41° ”Mese della prevenzione dentale”, organizzato annualmente da Mentadent ed ANDI (l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani) durante il mese di ottobre, è un modo per porre nuovamente l’attenzione sulla tematica della salute dentale, dopo esser rimasta in secondo piano nell’ultimo anno e mezzo, dove l’attenzione di tutti si è concentrata quasi in toto sull’emergenza sanitaria che ci ha colpiti a livello globale.
Il concetto che sta alla base di questa iniziativa è sempre quello di rafforzare nella comunità l’importanza che una bocca sana ha, non solo per il benessere dei denti in senso stretto, ma per le possibili ripercussioni che si possono generare a livello fisico ed anche psicologico (un bel sorriso contribuisce ad arricchire la bellezza del nostro viso, dando all’esterno un’immagine positiva di noi stessi).
Gli accadimenti dell’ultimo anno e mezzo hanno inciso pesantemente sulla buona abitudine di andare dal dentista (limitandosi spesso a contattare quando l’urgenza era già conclamata).
Un vero problema se si pensa che solo con la prevenzione si possono evitare trattamenti ben più invasivi e dispendiosi, senza contare che la bocca è un organo che può essere facilmente controllato da un esperto in igiene dentale, a differenza di altre parti del corpo.
L’iniziativa del ”Mese della prevenzione dentale”, che prevede una campagna di informazione e visite sul tema della prevenzione dentale, diventa anche a Grosseto un modo per poter parlare più nel dettaglio dell’importanza che essa dovrebbe avere nel nostro quotidiano.
Ci siamo rivolti, quindi, ad un esperto nel settore come il dottor Davide De Rosa Palmini, odontoiatra presso il Centro Odontoiatrico Dental Competence di Grosseto, che ha avuto modo di raccontarci come la prevenzione, tanto nei bambini quanto negli adulti, possa diventare un’arma importante per limitare il più possibile l’insorgenza di problematiche serie per la nostra bocca.
“Ad ogni paziente che si presenta nel nostro studio odontoiatrico parliamo di come un semplice controllo, accompagnato da un buon trattamento di igiene orale, consenta di ridurre al minimo il rischio di incorrere in patologie serie, come ad esempio le malattie parodontali che, se prese troppo tardi, possono anche portare alla perdita definitiva del dente, costringendo a provvedere in seguito con l’installazione di appositi impianti sostitutivi.”
Quale strategia si può attuare per tenere sotto controllo la situazione?
“Al netto di una buona e costante igiene orale domestica, importante diventa il programmare un piano di sedute di controllo ogni 6 mesi, nel caso di un paziente che non presenta particolari problematiche, oppure in archi temporali più ridotti se si è consci che il soggetto in questione ha una certa propensione al manifestarsi di processi cariosi, che devono sempre essere presi per tempo”.
“Riteniamo che una seduta di igiene orale sia estremamente importante, in quanto consente di mantenere inalterati i tessuti di sostegno dei denti, eliminando con appositi strumenti quelle che sono le fonti batteriche cui si imputa maggiormente la formazione della carie, come per l’appunto il tartaro. Allo stesso tempo un controllo ed un igiene eseguiti nei tempi concordati, consente di intercettare per tempo l’insorgenza di eventuali patologie del cavo orale. Qualora queste venissero riscontrate è possibile predisporre un piano personalizzato di trattamento che, solitamente, andiamo a suddividere in conservativo, quando ci sono le condizioni per poter curare e mantenere il dente, estrattivo se la patologia in questione si è protratta ad un livello più avanzato e non recuperabile, oppure riabilitativo, nel momento in cui si ha la necessità di riempire il vuoto lasciato da un dente ormai perduto”.
Come possiamo renderci conto che sussiste una problematica, ancor prima che questa degeneri?
“Oltre ad una regolare igiene orale, che prevede l’uso dello spazzolino ma anche del filo interdentale, si può effettuare dei semplici controlli visivi a casa, che consentono di vedere se c’è qualcosa di diverso rispetto al solito.
Basti pensare ad un cambiamento di colore, un piccolo rigonfiamento, una parte di gengiva che sembra essere più ritratta in un determinato punto. O anche la presenza di piccole tracce ematiche derivanti da sanguinamento della gengiva.
Sono tutte cose che possiamo controllare facilmente ogni giorno, e che ovviamente non devono farci spaventare o, peggio ancora, andare a fantasticare su eventali problematiche ricercando autonomamente online. La cosa più semplice da fare è consultare telefonicamente il proprio odontoiatra di fiducia, che potrà sicuramente darvi indicazioni sul da farsi e programmare una visita di controllo”.
Un’ultima analisi va fatta su quelle che sono le categorie più fragili: bambini ed anziani
“I bambini, fin dai primi anni dello sviluppo, devono essere sempre aiutati ed accompagnati nel loro processo di crescita. Anche per questo tutti i nostri sforzi come odontoiatri sono volti all’aiutare lo sviluppo di una corretta dentatura, sia per quanto riguarda i denti da latte che per i denti definitivi (problematiche sui primi possono incidere negativamente sullo sviluppo dei secondi)”.
“Per quanto riguarda la popolazione in età più avanzata è chiaro che ci stiamo riferendo ad esigenze e problematiche ben differenti, ma i controlli periodici ed il miglioramento delle cure odontoiatriche negli ultimi decenni hanno contribuito a far si che gli anziani di oggi presentano una dentatura numericamente superiore e più sana, rispetto agli anziani di 30 o 40 anni fa.
La prevenzione in una persona anziana diventa ancor più importante, soprattutto se si tiene conto che ci sono determinate patologie che possono manifestarsi proprio con l’avanzare dell’età”.
“Per tutte le categorie il discorso resta comunque sempre il solito. Un controllo periodico non è mai da considerarsi una perdita di tempo. Trascurare la bocca equivale a correre il rischio di trascurare possibili patologie che, se non accuratamente trattate, possono portare alla perdita dei denti. Soprattutto per questo prevenire è sempre meglio che curare”.
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