
MASSA MARITTIMA – Un piccolo borgo maremmano poco più che abbandonato, la genuinità dei pochi abitanti rimasti, la bellezza della campagna, un regista e produttore svizzero, Ruedi Gerber, in cerca di un luogo che gli regali silenzio e tranquillità. E lo ha trovato a Tatti, nel comune di Massa Marittima, dove “il forestiero” Gerber stringe legami di amicizia, di solidarietà sociale e di collaborazione. Acquista un vecchio podere, recupera le terre abbandonate e costruisce un futuro condiviso, da assicurare di nuovo al paese e al territorio.
Tutto questo e molto altro è raccontato nel film “Tatti, paese di sognatori”, che sarà presentato in anteprima nazionale al 66° Festival dei Popoli, a Firenze, nella sezione Doc Highlights, domenica 9 novembre alle 15, al cinema La Compagnia di Firenze.
In 200 da Tatti a Firenze per vedere il film
“Insieme a Ruedi Gerber e ai suoi più stretti collaboratori, domenica prossima a Firenze, ci saranno 200 tatterini, anziani e giovani, nonni e nipoti, vecchi e nuovi abitanti, che raggiungeranno il capoluogo toscano con tre autobus, messi a disposizione dallo stesso regista – spiegano gli organizzatori -. Il paese che si svuota per un giorno, tutti – o quasi tutti – gli abitanti che riempiranno il cinema La Compagnia, per ri-vedersi sul grande schermo a raccontare la loro stessa storia. Del resto, come potevano mancare i protagonisti assoluti di un film, il cui progetto è nato in piena pandemia, ha preso forma e si è sviluppato grazie all’entusiastica partecipazione di chi a Tatti ci vive da sempre o ha scelto di tornare? Tra le ombre di un entroterra maremmano schiacciato dalla crisi del settore estrattivo, che ha visto partire tutti i suoi giovani, e la luce dell’energia che covava sotto un’apparente immobilità, Gerber ha scelto di raccontare la luce”.
“Tatti, paese di sognatori” è dunque la storia di una rinascita silenziosa, del cambiamento con l’arrivo di Gerber che investe e crea lavoro con la sua l’azienda agricola e agrituristica Sequerciani, il ristorante Il Barrino di Tatti, l’albergo diffuso e altri progetti. Soprattutto grazie alla sua amicizia con gli ultimi agricoltori locali e gli ultimi abitanti rimasti. Sono loro a raccontare, attraverso la cinepresa di Rudi Gerber, un mondo che stava per scomparire, ma che ha saputo cogliere l’opportunità di ripartire.

Ruedi Gerber è un regista e produttore svizzero, attivo tra Zurigo e New York. Nel 1992 fonda la casa di produzione Zas Film AG, attraverso la quale sviluppa progetti cinematografici internazionali. Ha firmato documentari e lungometraggi che spaziano tra arte, danza e fiction. Tra i suoi lavori più rilevanti Meta-Mecano (‘97), dedicato all’artista Niki de Saint Phalle; Heartbreak Hospital (2002), con Patricia Clarkson e Demián Bichir, Breath Made Visible: Anna Halprin (2009), documentario pluripremiato sulla pioniera della danza contemporanea Anna Halprin, presentato al Mill Valley Film Festival. In Toscana gestisce la tenuta Podere Sequerciani, un progetto agricolo sostenibile dedicato alla produzione biodinamica di vino, olio, miele e grani antichi, ispirato al rispetto per la terra.
di oggi», conclude Gerber.
Il film è prodotto da Zas Film Ag, casa di produzione cinematografica svizzera fondata dallo stesso Ruedi Gerber (Living with the Spill, Heartbreak Hospital, Journey in Sensuality) e co-prodotto dall’italiana Perché No Film di Michael King, con il supporto e il sostegno di Toscana Film Commission. Accolto con entusiasmo al Festival del Cinema di Zurigo, in Italia sarà distribuito da Lo Scrittoio-Cinema D’Autore, a partire dal 2026.