
GROSSETO – “Mentre alcune sigle sindacali scelgono la strada del rifiuto e della protesta sterile, la Cisl Funzione pubblica sceglie quella della responsabilità e della concretezza”. Con queste parole Simona Piccini, segretaria generale Cisl Funzione pubblica interviene sul delicato momento della sanità pubblica. Una situazione che riguarda tra l’altro la mancanza di assunzioni, l’età media del personale, l’aumento dei carichi di lavoro e le maternità e le limitazioni fisiche degli operatori che non vengono sempre gestite con la dovuta attenzione.
“In un contesto così complesso – spiega Simona Piccini, segretaria generale Cisl Funzione pubblica – servono scelte pragmatiche e atti concreti. La firma del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2022/2024 è uno di questi atti. Un passo importante e necessario che la Cisl ha scelto di compiere per tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e portare subito risorse in busta paga, in un periodo in cui l’inflazione erode quotidianamente salari e dignità. Ci sorprende quindi leggere posizioni che si oppongono alla firma del contratto, come quelle espresse da altri sindacati. Perché dire no oggi, di fatto, significa tenere ferme nelle casse del Ministero dell’economia e delle finanze risorse già stanziate. E risorse bloccate non aiutano nessuno, né chi lavora in corsia, né chi ogni giorno tiene in piedi i servizi sanitari con fatica e dedizione”.
La Cisl, al contrario, ha scelto di dare un segnale di fiducia ai lavoratori, di chiudere un contratto e iniziare subito a costruire il prossimo Ccnl 2025/2027, per non perdere altro tempo e garantire continuità contrattuale e retributiva.
“Siamo e restiamo in prima linea – continua Piccini – nella denuncia delle criticità strutturali del sistema sanitario, sia sui tavoli nazionali e regionali. Proprio ieri, la Segreteria regionale Cisl Fp Toscana ha inviato una lettera al presidente Giani, chiedendo la riapertura urgente di un tavolo di confronto serio e costruttivo sul tema delle assunzioni. Perché il personale non basta e non basta nemmeno solo rinnovare i contratti se poi i turni restano scoperti e la fatica ricade sempre sugli stessi. Serve una visione organizzativa che tenga conto della reale composizione del personale, dell’impatto delle maternità, delle limitazioni fisiche, della necessità di un turn over pianificato e umano. Su questo, non facciamo sconti a nessuno. Ma nel frattempo, quando c’è un contratto da firmare che porta benefici ai lavoratori, lo si firma.
Nel dibattito recente è emersa anche la nuova figura dell’assistente infermiere, sulla quale si è sollevato un polverone ideologico. La Cisl Fp Grosseto ritiene invece che questa figura, se correttamente inserita nei percorsi organizzativi e formativi, possa rappresentare un’opportunità per il sistema sanitario. Un’opportunità per diffondere più capillarmente competenze di base, liberando tempo e risorse per una maggiore specializzazione professionale dell’infermiere.
“Il cambiamento – conclude Piccini – non va osteggiato per principio: va governato, accompagnato, costruito con intelligenza e visione. Ed è questo il ruolo che vogliamo svolgere, senza alimentare timori o discredito, ma partecipando attivamente alle trasformazioni in atto, anche di tipo organizzativo. Inutile fare battaglie ideologiche sulla pelle dei dipendenti. Noi scegliamo ogni giorno la strada della responsabilità, della partecipazione, della concretezza e continueremo a farlo, senza slogan, ma con i fatti”.