
GROSSETO – Il prossimo 6 novembre circa 60mila dipendenti delle farmacie private di tutta Italia incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro, rivendicando il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto da oltre un anno. In Toscana il concentramento si svolgerà dalle ore 10.30 alle 12.30 in Piazza Duomo 10, Firenze, davanti alla sede della Regione Toscana. Anche la Filcams Cgil di Grosseto scenderà in piazza per tutte le lavoratrici e lavoratori del settore che spesso sono veri punti di riferimento, nelle città come nei paesi più piccoli.
Lo sciopero, indetto dalle sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Tucs, riguarda i farmacisti dipendenti e collaboratori delle farmacie private, non i titolari: tuttavia, molti dei titolati esprimono solidarietà e sostegno all’iniziativa, consapevoli del crescente carico di lavoro che pesa su tutto il personale. È indispensabile un rinnovo contrattuale che dia risposte concrete sia sul piano economico che normativo, riconoscendo appieno il valore professionale dei dipendenti delle farmacie e tutelandone diritti e dignità.
La trattativa con Federfarma è stata interrotta dopo la proposta economica giudicata “inadeguata” dalle organizzazioni sindacali, che chiedono aumenti retributivi in linea con il costo della vita e una valorizzazione delle nuove mansioni nate con l’emergenza Covid, come tamponi, vaccinazioni, telemedicina e servizi di prossimità, che da allora si sono ampliati ma non hanno trovato un effettivo riconoscimento economico e normativo. «Insomma, si chiede sempre di più ma con sempre meno disposizione a riconoscere specializzazioni e mansioni svolte – dicono dalla segreteria Filcams Cgil Grosseto – Anche in passato, sulle modalità di applicazione dei servizi essenziali, si è lasciato troppo spazio a interpretazioni e disparità tra aziende e territori. Oggi serve un dialogo autentico e trasparente con Federfarma, nell’interesse di lavoratrici e lavoratori ma anche delle comunità servite».
«Chiarezza al posto di interpretazione e certezze al posto di tentennamenti, questo serve a chi lavora – rimarcano dalla Filcams Grosseto – farmacisti e farmaciste sono chiamate a fare ogni giorno il proprio lavoro con serietà, la stessa che auspichiamo di vedere al tavolo delle trattative».
Le aziende più sensibili hanno già promosso incontri aperti e momenti di ascolto, segno che il confronto è possibile e necessario. «Invitiamo Federfarma a tornare al tavolo negoziale per individuare soluzioni equilibrate che rispondano ai bisogni di chi ogni giorno garantisce salute e servizi fondamentali ai cittadini» concludono da Filcams Cgil.