
SCARLINO – «La nota stampa diffusa da Scarlino nel Cuore sulla Ciclovia tirrenica contiene una serie di inesattezze che danneggiano non solo la comunità scarlinese, ma anche gli enti titolari del progetto — Regione Toscana e Provincia di Grosseto — che, ironia della sorte, appartengono alla stessa parte politica di coloro che oggi sollevano polemiche» a dirlo Silvia Travison, assessore alle Bandite di Scarlino.
«Salta all’occhio come, ogni volta che le Bandite di Scarlino portano a termine un progetto utile alla comunità e che incontra il consenso dei cittadini, la minoranza si affretti, pochi giorni dopo, a intervenire sulla stampa per denigrare l’operato delle stesse, colpendo non tanto la parte politica quanto i dipendenti comunali che vi lavorano. Dipendenti che, al contrario, stanno svolgendo un lavoro serio e apprezzato anche a livello provinciale e regionale, garantendo professionalità, rigore e risultati tangibili.
Ogni ricostruzione che lasci intendere mancanza di comunicazione o disinteresse da parte delle Bandite di Scarlino è totalmente infondata. Al contrario, l’operato è stato sempre improntato alla trasparenza, alla tempestività e alla collaborazione istituzionale».
«Quindi, come purtroppo accade spesso con la minoranza scarlinese, è necessario ristabilire la verità dei fatti e chiarire pubblicamente come si sono svolti i passaggi amministrativi. È bene precisare subito che le Bandite di Scarlino, così come il Comune, hanno adempiuto scrupolosamente a tutte le richieste degli enti superiori e che i concessionari di Pian d’Alma sono stati accompagnati passo dopo passo in ogni fase dell’operazione» continua la nota.
«Il Comune di Scarlino, attraverso l’ufficio lavori pubblici, ha partecipato alle Conferenze dei Servizi convocate per la predisposizione del progetto alle quali non erano presenti le Bandite di Scarlino. Successivamente, dal novembre 2022, le Bandite sono state informate dei rilievi topografici necessari alla definizione del tracciato e, nello stesso momento, hanno avvisato i concessionari interessati con comunicazione formale via pec».
«Nel mese di aprile 2025, la Provincia di Grosseto — ente esecutore dell’opera — ha trasmesso il cronoprogramma dei lavori, indicando come data di inizio per il tratto scarlinese il 26 settembre 2025. Quando, a fine giugno, alcune ditte appaltatrici hanno iniziato la predisposizione dei cantieri sui terreni in concessione, le Bandite di Scarlino sono immediatamente intervenute, contattando sia la Provincia sia l’Ente Terre Regionali Toscane, proprietario dei terreni, per ricevere direttive operative».
«Dopo i vari passaggi istruttori, il 3 settembre 2025, infine, Bandite e Provincia di Grosseto hanno sottoscritto il disciplinare di concessione. Da quel momento i tecnici delle Bandite hanno quantificato le superfici interessate e proceduto alla rimodulazione dei canoni di concessione, informando puntualmente ogni concessionario. L’ufficio delle Bandite ha seguito con costanza e responsabilità ogni fase del procedimento, partecipando con i propri tecnici a tutti i sopralluoghi disposti dalla Provincia» prosegue Travison nella sua ricostruzione.
«Sorprende, infine, che si scelga di gettare ombre su un progetto strategico come la Ciclovia tirrenica: un progetto che il Comune di Scarlino ha sposato sin da subito con entusiasmo e convinzione andando aldilà di ogni colore politico, com’è giusto che sia, per il bene del territorio. Un’infrastruttura regionale, si badi bene della Regione Toscana ente guidato dalla stessa parte politica di Scarlino nel Cuore, che trasformerà la costa toscana, rendendola più accessibile alla mobilità dolce e più attrattiva per un turismo sostenibile, lento e destagionalizzato. Un turismo di qualità, sul quale stiamo investendo come Comune, come Ambito Maremma Nord e come Regione Toscana, per costruire sviluppo e opportunità concrete per il territorio».
