
GROSSETO – «Prendiamo atto della sentenza del Tar Toscana che ha dichiarato il ricorso contro la Delibera di Giunta inammissibile» afferma il Comitato piazza Ponchielli.
«Tuttavia contestiamo fermamente la lettura trionfalistica che il Comune di Grosseto sta divulgando, la quale tende a equiparare un vizio procedurale a un’approvazione del merito degli abbattimenti».
Il Comitato poi fa un’analisi della sentenza del Tar.
1. La Questione della Legittimazione Attiva: Un Vizio Formale
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha dichiarato il ricorso inammissibile esclusivamente per ragioni di natura formale relative alla legittimazione attiva del Comitato, ritenuto formalmente costituito il 16 settembre 2025, una settimana dopo l’adozione della Delibera (09/09/2025).
Su questo punto, il Comitato precisa e annuncia:
• Interessi Legittimi Pre-Esistenti: Il Comitato contesta che la sua operatività e la rappresentanza degli interessi del quartiere fossero assenti prima della costituzione formale. Gli interessi legittimi e i beni della vita difesi – la qualità della vita urbana, il decoro e la sostenibilità ambientale – sono interessi particolari, differenziati e radicati nella comunità da tempo e rappresentati pubblicamente alle istituzioni ed ai cittadini grossetani. La formalizzazione è stata solo un passaggio necessario per l’azione legale.
• Impugnazione sulla Legittimità: Il Comitato, pur rispettando la decisione del TAR, annuncia che si riserva di impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato proprio sul punto della legittimazione attiva, convinto che il diritto processuale debba tutelare i diritti soggettivi e gli interessi legittimi collettivi dei cittadini a prescindere dalla data esatta di formalizzazione del Comitato. L’inammissibilità non può diventare uno scudo per l’Amministrazione.
2. Nessun giudizio di merito sulla sicurezza
Il Comitato ribadisce con forza un punto cruciale: il TAR non si è espresso nel merito della necessità degli abbattimenti né ha confermato la validità scientifica della VTA (Visual Tree Assessment) utilizzata dal Comune per le 215 alberature.
«Il Comune di Grosseto celebra una vittoria formale, ma la domanda vera, che resta inevasa, è: l’abbattimento di centinaia di alberi è davvero l’unica soluzione per la sicurezza, oppure si potevano adottare misure conservative meno invasive? Il Tribunale non ha risposto, non avendone avuto la possibilità. L’Amministrazione non può usare un tecnicismo per eludere un dibattito pubblico e tecnico sulla sostenibilità del suo operato».
Il Comitato conferma che permangono tutti i dubbi sollevati nel ricorso circa la metodologia diagnostica e la mancata adozione di approfondimenti strumentali (come la Consulenza Tecnica d’Ufficio richiesta) essenziali per la verifica di un “pericolo attuale e concreto” assoluto.
3. L’Appello alla responsabilità e trasparenza
Il Comitato Piazza Ponchielli invita l’Amministrazione Comunale a:
• Evitare una retorica divisiva e fuorviante che confonde l’inammissibilità procedurale con un’assoluzione nel merito tecnico.
• Rivedere il piano di abbattimento, dando priorità alla salvaguardia e al recupero degli esemplari, come richiesto dalla sensibilità civica e dalle migliori pratiche arboricole.
«La battaglia del Comitato per la tutela del patrimonio verde di Piazza Ponchielli continuerà in tutte le sedi opportune, a tutela di un bene collettivo primario per la salute e la qualità della vita cittadina. Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. https://gofund.me/be3bb45e1».