
FOLLONICA – Preoccupazione da parte di Follonica a sinistra per le scelte dell’Amministrazione comunale sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città.
“La decisione di eliminare il sistema porta a porta in alcuni quartieri, sostituendolo con la raccolta stradale, sta già mostrando tutte le sue criticità – affermano da Follonica a sinistra -. Non solo questa scelta ha comportato maggiori costi per l’installazione dei nuovi cassonetti, ma ha anche peggiorato visibilmente la qualità del servizio: contenitori spesso stracolmi, rifiuti abbandonati attorno alle postazioni e un generale peggioramento del decoro urbano oltre ad un inevitabile futura diminuzione della percentuale della raccolta differenziata che graverà sui risparmi delle famiglie follonichesi”.
“Il porta a porta, pur richiedendo una gestione più attenta, ha sempre garantito livelli più alti e più stabili di raccolta differenziata, oltre a una maggiore responsabilizzazione dei cittadini e nei quartieri residenziali e non turistici aveva dimostrato di funzionare – proseguono -. Tornare indietro su questo terreno significa fare un passo indietro nella sostenibilità ambientale e nella qualità della vita quotidiana. Inoltre, ricordiamo che le famiglie che prima usufruivano di un 10% di sconto grazie alla raccolta porta a porta, in futuro vedranno aumentare la propria bolletta proprio per la decisione sbagliata dell’amministrazione di togliere tale servizio in alcuni quartieri”.
“Chiediamo quindi all’amministrazione di ripensare questa scelta e di valutare seriamente il ritorno a un porta a porta più spinto e più efficiente, capace di ridurre gli abbandoni, migliorare la differenziata e contenere i costi nel lungo periodo. La situazione attuale appare particolarmente grave, ad esempio, in via Buonarroti dove attualmente i cassonetti sono posizionati in una zona intermedia tra una zona di raccolta porta a porta ed una stradale. Follonica a Sinistra continuerà a vigilare e a proporre soluzioni concrete per una città più pulita, sostenibile e giusta per tutti”.