
GROSSETO – Risveglio amaro nella frazione. Nella mattina di oggi, 29 ottobre, a Roselle, proprio davanti alle scuole e all’ingresso del paese, il cassonetto del vetro si è trasformato in una vera micro-discarica.
Numerosi sacchi di rifiuti sono stati abbandonati ai suoi piedi, incapaci di trovare spazio all’interno del contenitore già stracolmo.
«A Roselle la raccolta del vetro funziona così, è da una settimana che non svuotano i cassonetti del vetro», denuncia un residente, esasperato dalla situazione che sembra ripetersi ormai periodicamente anche vicino alle scuole e nei punti più frequentati del paese.
La problematica, però, non riguarda solo il centro abitato: «Anche nelle campagne vicine la situazione è simile – commenta un altro cittadino – la spinta verso una giusta raccolta differenziata ma con una presenza di punti di conferimento insufficienti ha effetti negativi anche nelle aree rurali. Molti, non trovando cassonetti liberi, sono costretti a venire in paese o a fare accumulo da qualche altra zona dove sono i cassonetti».
«Inevitabilmente alcuni punti, come quello di stamani, si trasformano in luoghi di accumulo e abbandono» conclude.
«Inutili i comitati di pulizia se il Comune non ci pensa»
Recentemente Roselle è stata anche al centro di una iniziativa spontanea di alcuni cittadini, che si sono organizzati in un comitato di pulizia del paese. Iniziativa lodevole, ma sintomo secondo alcuni di un problema percepito da tutti. «Al di là dell’inciviltà di chi getta i rifiuti fuori posto – racconta un residente – quanto successo mette in luce un sistema di raccolta che necessita attenzione e interventi da parte del Comune. Sono anche i sacchi lasciati fuori dai cassonetti, infatti, che rischiano spesso di vedere il loro contenuto disperso dal vento o trascinato dagli animali. contribuendo a estendere il problema ben oltre l’area del conferimento. Banalmente, se Roselle fosse percepito come luogo pulito, probabilmente nessuno avrebbe pensato a pulirlo ulteriormente. E se non è percepito come tale evidentemente qualche problema c’è».
Il disagio sembra tangibile e, proprio per la sua visibilità di oggi davanti alle scuole, diventa questione di decoro e sicurezza pubblica. «Raccogliere e differenziare è responsabilità di tutti – conclude il cittadino – ma l’efficacia dipende anche dalla puntuale gestione e svuotamento dei cassonetti, e dall’adeguata presenza di punti di raccolta nelle zone critiche del territorio».