
TALAMONE – 400 firme per la secessione da Orbetello e l’adesione a Magliano in Toscana. A raccoglierle il Coordinamento secessione Talamone che scrive: «La sottoscrizione è stata avviata questa estate, dopo le evidenti difficoltà del gioiello della Maremma e degli scarsi interventi dell’amministrazione orbetellana. Quattro i punti fondanti della petizione popolare: prossimità territoriale e funzionale tra Talamone e Magliano in Toscana; maggiore coerenza culturale, sociale e storica con Magliano; carente attenzione amministrativa da parte dell’attuale amministrazione comunale; volontà condivisa di avere un’amministrazione più vicina ed efficiente».
«L’obiettivo è chiaro: avviare un referendum per staccare Talamone dal Comune di Orbetello e passare sotto l’amministrazione di Magliano in Toscana. Le firme raccolte nell’ambito della petizione popolare sono state consegnate al sindaco di Magliano, Gabriele Fusini. Si tratta del primo passo per la richiesta di avvio del procedimento del distacco della frazione di Talamone dal Comune di Orbetello e l’aggregazione a quello di Magliano. La mobilitazione prende le mosse da un malcontento diffuso e radicato: secondo i promotori, il Comune di Orbetello ha abbandonato la frazione di Talamone, con scarsi o inesistenti investimenti negli ultimi anni, manutenzione pressoché assente e una totale assenza di pianificazione turistica. Il risultato – denunciano i cittadini – è un progressivo declino del cosiddetto gioiello della Maremma, sempre meno attrattivo e competitivo rispetto ad altre località costiere della provincia di Grosseto».
«La raccolta firme, avviata nelle scorse settimane, ha coinvolto non solo i residenti, ma anche i tanti proprietari di casa non residenti che vivono Talamone nei mesi estivi e che, a loro volta, hanno voluto dare un segnale forte di protesta. Sul fronte dei residenti, le firme sono state raccolte da Antonio Cagnacci, mentre Maurizio Damato si è attivato con i proprietari di casa non residenti. L’iniziativa si fonda su quanto stabilito dal principio di autonomia locale e da quanto disposto dall’articolo 133, comma 2, dalla Costituzione italiane oltre che dalle norme regionali in materia di riordino territoriale. Quattro i punti della petizione: prossimità territoriale e funzionale tra Talamone e Magliano in Toscana; maggiore coerenza culturale, sociale e storica con Magliano; carente attenzione amministrativa da parte dell’attuale amministrazione comunale; volontà condivisa di avere un’amministrazione più vicina ed efficiente».
«Con questa iniziativa – spiegano Antonio Cagnacci e Maurizio Damato, portavoce del Coordinamento secessione Talamone – vogliamo restituire dignità e futuro alla nostra comunità. Talamone non può più restare ostaggio dell’immobilismo di Orbetello. L’adesione a Magliano in Toscana rappresenterebbe una scelta di autonomia, di dignità e di rinascita: un’opportunità concreta per aprire una nuova stagione di sviluppo, turismo sostenibile e cura del territorio».
Il Coordinamento annuncia che nei prossimi giorni saranno avviati i passaggi formali per richiedere «l’indizione del referendum, nel rispetto delle procedure previste dalla legge. Nel frattempo, il comitato non esclude nuove iniziative di sensibilizzazione sul territorio e ulteriori raccolte firme a sostegno della causa».