
CINIGIANO – I Comuni di Cinigiano e di Civitella Paganico hanno presentato le proprie osservazioni al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) e alla Regione Toscana in merito al progetto per l’installazione di sette aerogeneratori in località l’Abbandonato, nel comune di Arcidosso.
Secondo le amministrazioni comunali, il progetto presenta numerose criticità, sia dal punto di vista paesaggistico che tecnico-operativo, con rischi per l’economia locale e lacune progettuali rilevanti.
“L’amministrazione comunale di Cinigiano è favorevole alle energie rinnovabili – ha dichiarato il sindaco Luciano Monaci – e lo dimostra la recente costituzione della Cer Cinigiano Ets, la comunità energetica locale che punta alla condivisione di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, crediamo che il raggiungimento degli obiettivi europei sulle rinnovabili al 2030 debba avvenire in modo sostenibile e responsabile. La transizione ecologica è un processo fondamentale, ma deve procedere di pari passo con la tutela del lavoro e del benessere del territorio”.
Monaci ha ricordato anche l’incontro pubblico svoltosi martedì 21 ottobre 2025 nella sala consiliare del comune di Cinigiano, alla presenza dei primi cittadini di Arcidosso e Civitella Paganico, durante il quale si è registrata una grande partecipazione degli abitanti, degli operatori del settore turistico e agricolo e dei rappresentanti delle associazioni di categoria.
Il progetto, che prevede sette aerogeneratori alti circa 200 metri localizzati a poche centinaia di metri dal confine amministrativo, viene ritenuto dall’amministrazione di Cinigiano fortemente impattante sul paesaggio, in contrasto con le linee del Pit regionale, e potenzialmente dannoso per il comparto turistico-ricettivo e per l’agroalimentare di qualità — due pilastri dell’economia locale.
“L’identità visiva del nostro territorio rischierebbe di essere compromessa — ha aggiunto Monaci — con ripercussioni su settori che hanno beneficiato di importanti investimenti negli ultimi anni. Inoltre, gli interventi previsti sulla viabilità riguardano aree a rischio frana e sono stati presentati in modo approssimativo, senza adeguata documentazione tecnica”.
Netta anche la posizione del sindaco di Civitella Paganico, Alessandra Biondi che afferma la propria contrarietà rispetto ai metodi con cui questi progetti vengono proposti sul territorio senza tenere conto delle comunità e di chi li amministra.
“Questa modalità definibile a dir poco “violenta – dichiara Biondi – costringe le amministrazioni ad un lavoro importante nel creare argine a progetti di questa portata che, se non accuratamente valutati e osteggiati, ove necessario, possono compromettere irreversibilmente il nostro territorio ed il faticoso percorso di valorizzazioni che le amministrazioni stanno portando avanti. Questo non significa chiusura, ma visione e prospettiva. Siamo consapevoli di dover fare la propria parte nel processo di transizione energetica, ma ciò non significa accettare tutto ciò che viene proposto solo perché rinnovabile senza valutarne le effettive ricadute. Ad oggi i progetti presentati non consentono questo e quindi chiediamo rispetto attraverso proposte progettuali concrete, che tengano davvero conto del territorio e rappresentino in maniera trasparente gli impatti e le reali ricadute in termini economici ed occupazionali, ciò al fine di mettere sulla bilancia tutto ciò che questi interventi rappresentano”.
I Comuni di Cinigiano e Civitella Paganico hanno quindi espresso parere contrario, chiedendo maggiore chiarezza, regole più stringenti e una pianificazione condivisa, per evitare che lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga a scapito del paesaggio e dell’economia locale.