
GROSSETO – «Il comunicato del Consiglio dei Ministri che preannuncia la proroga per il 2026 delle misure incrementali sull’imposta di soggiorno ci trova in netto disaccordo».
A dirlo è il presidente di Federalberghi provinciale, Maurizio Parrini.
«Si tratta – afferma Parrini – di una scelta che determinerebbe un danno per tutto i nostri associati. Al contrario, da tempo chiediamo di non inasprire la pressione fiscale e di assicurare che una parte del gettito venga destinata alla riqualificazione delle imprese turistiche in conformità a quanto previsto dalla legge vigente. Legge che purtroppo viene spesso disapplicata dai comuni».
«Sarebbe invece necessario istituire una regolamentazione quadro che disciplini in maniera uniforme l’imposta di soggiorno su tutto il territorio nazionale. Sarebbe necessario conoscere nel dettaglio quanto ogni comune incassa da tale imposta e quanto ne spende per valorizzare realmente il turismo e la promozione locale. Attendiamo inoltre interventi per semplificare le procedure di riscossione e la previsione di un rimborso per gli oneri sostenuti dalle strutture ricettive, quali le commissioni che restano a carico delle imprese quando il cliente paga con carta di credito».
«Auspichiamo vivamente – conclude – che il Governo non disattenda le rivendicazioni del nostro comparto, troppo spesso equiparato ad un bancomat».