
GROSSETO – La Prefettura di Grosseto ha informato il Comune capoluogo dell’ammissione a finanziamento per l’annualità 2025 del progetto “Scuole sicure” 2025/2026, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici.
In base alla circolare del ministero dell’Interno del 14 ottobre 2025, relativa alla ripartizione del fondo istituito dal decreto legge del 4 ottobre 2018, il Comune maremmano è risultato beneficiario di un contributo complessivo pari a circa 25mila euro. La cifra è stata calcolata in base alla popolazione residente al Primo gennaio 2024 ed è composta da una quota fissa di 15mila euro riservata ai cinquanta Comuni individuati nella tabella ministeriale e di una quota variabile commisurata alla consistenza demografica dell’ente locale.
“Le risorse del programma “Scuole sicure” – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Sicurezza Riccardo Megale – sono destinate a finanziare iniziative come il pagamento di prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, l’acquisto di mezzi e attrezzature, la promozione di campagne informative, la realizzazione di sistemi di videosorveglianza (prioritariamente in aree non già coperte da contributi) e l’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, se necessario”.
Come previsto, il sindaco Vivarelli Colonna, in accordo con la Prefettura, presenterà apposita istanza contenente la scheda progettuale con le iniziative che verranno realizzate per l’anno scolastico 2025/2026 entro e non oltre il prossimo 5 novembre. A seguito del parere favorevole del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, verrà stipulato anche un protocollo d’intesa tra la Prefettura e il Comune per disciplinare l’impegno, il monitoraggio delle attività e la rendicontazione finale.
“Ottenere queste risorse – concludono sindaco e assessore – ci permette di potenziare ulteriormente l’attività di vigilanza e prevenzione. Possiamo così garantire una maggiore sicurezza sia per gli studenti che, più in generale, per l’intera comunità scolastica del capoluogo”.